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Prada horror-romantica come Frankestein

Abiti crudi e sartoriali, charms, cuori e spalline di peluche

Redazione Ansa

 È un mostro di umanità, come il Frankenstein creato da Mary Shelley, con tutte le sue debolezze e imperfezioni, e con un disperato bisogno di amore, l'uomo immaginato da Prada per il prossimo inverno. Se la sfilata - tra ambientazione lugubre e colonna sonora con brani come 'Tainted love' di Marilyn Manson o presi in prestito da cult come 'Rocky horror picture show' e 'La famiglia Addams' - rispecchia in modo ironico l'immaginario dei film horror trash, il punto di partenza è romantico "nell'attenzione all'umanità della vita delle persone, anche le più neglette - dice Miuccia Prada - di fronte alle grandi difficoltà di oggi".
Per la stilista, oggi, "c'è una dualità tra il caos, il senso di pericolo e di paura che si respirano fuori e la nostra delicatezza, la nostra sensibilità umana, e politicamente si capisce perché oggi ci siano tutti questi movimenti di protesta". Di salire in cattedra, Miuccia Prada non ha voglia, eppure "nonostante la moda sia leggera, quando lavori i pensieri ti assalgono". Come ha sempre detto, "la moda non può essere pretenziosa e io sento molto i limiti di tutto ciò che si può dire a livello politico, deve essere tutto filtrato e leggero".
Ecco perché la premessa a suo modo politica è poi contraddetta dalla sfilata che, tra spalline di peluche colorato sui maglioni, stampe di cuori, saette e facce di Frankestein, ha un passo ironico e leggero. La partenza dello show - su una passerella buia illuminata da lumini dal vago sapore cimiteriale - è cruda, severa: vestiti da uomo neri portati a nudo, senza camicia e senza calze, con doppia cintura in vita, che danno "un aspetto modesto più nella testa che nei vestiti". Ma poi in quella che Miuccia Prada chiama scherzosamente la parte più "demente" della collezione, esplode il caos: e sono "zainetti ridicoli, pieni di tutto e di più, di uno che si porta il mondo sulle spalle", spalle di peluche in colori accesi sui pullover a trecce, charms ironici, orecchie di pelo sui cappelli, stampe con le facce di Frankestein create dall'illustratrice Jeanne Detallante. Un po' di trash ma anche molto di romantico, con le stampe di rose e di cuori per lui e per lei, a raccontare in moda "l'idea del disgraziato che cerca amore e comprensione, come in una richiesta di attenzione all'umanità sempre più trascurata perché oggi - torna a dire Miuccia Prada - sembra che l'uomo con le sue debolezze non esista". Lei, se da una parte si chiede "cosa può fare la moda per cambiare il mondo se non ci riesce la politica?", dall'altra confessa di sentirsi "molto umana. Sembro in una maniera ma - dice - sono tutto l'opposto: essere umana per me è stare vicino alle persone".
Tra i problemi di oggi, Miuccia Prada guarda con preoccupazione alla mancanza di libertà di espressione: "oggi siamo sempre meno liberi di esprimerci, hai sempre paura di offendere qualcuno, ma come si fa a conoscere tutte le sfumature di tutte le culture? Viene voglia di non parlare di nulla.
Bisognerebbe fare delle società segrete, perché se non puoi parlare il pensiero non avanza". Se "difendere la libertà è un dovere" bisogna comunque "comprendere il cambiamento" e ognuno "deve poi pensare a come comportarsi". Lei si esprime con la moda, e questa volta ha scelto la strada dell'horror trash per raccontare con ironia il mondo di oggi.
   

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