Pierpaolo Piccioli Direttore Creativo della Maison Valentino è appassionato di cinema. E' al festival di Cannes per accompagnare The Staggering Girl di Luca Guadagnino alla Quinzaine des Réalisateursl. Ecco cosa ci ha raccontato del suo rapporto con il cinema.
"Le sfilate sono un po' cinema, con la scelta degli abiti, delle modelle che devono interpretarli, delle musiche, della scenografia, ma - dice all'ANSA Piccioli - soprattutto per me i vestiti devono raccontare un mondo e il più personale possibile. La moda è un film interiore".
Cinema e haute couture, una storia intima tra Roma e New York sul rapporto tra una madre anziana e la figlia in una cornice alto borghese, di fiaba, di lusso, di fruscii di seta e sfavillio di colori. Luca Guadagnino (Call me by your name, Suspiria) debutta al festival di Cannes con un mediometraggio alla Quinzaine des Realizateurs ("da novelle vaguista, dice, mi sembra il top") nato dall'incontro con il designer Pierpaolo Piccioli . Nel cast Julienne Moore, Marthe Keller, Alba Rohrwacher e altrettanto protagonista l'abito declinato nelle forme sofisticate di ben quattro collezioni di alta moda.
Il progetto "è nato dall'incontro, amicizia e ammirazione per il lavoro di Piccioli", racconta Guadagnino alle prese con la sua prima serie tv con Hbo e Sky We Are Who We Are che girerà in Italia quest'estate. "Il lavoro di Piccioli è una grande ispirazione per me, la sua moda è squisitamente narrativa, le sue sfilate non sono esposizioni di abiti ma percorsi interni", prosegue il regista a Cannes, notoriamente appassionato all'universo della moda.
Piccioli al suo fianco aggiunge: "la storia di The Staggering Girl è molto personale, riflette quello che è il mio lavoro, un flusso di coscienza in cui tutto si mescola e in cui la forza dell'immagine è più potente della narrazione stessa".
Il mediometraggio, con le musiche originali composte dal Premio Oscar Ryuichi Sakamoto, è prodotto da Valentino SpA, Ibla Film, Frenesy Film, Rai Cinema e in collaborazione con Rai Com, è anche qualcosa che innova sul piano del marketing di un brand di eccellenza come Valentino? "I grandi marchi - risponde all'ANSA Piccioli, tra le personalità più influenti dell'anno secondo la recente lista del Time e vincitore "best designer 2018" ai British Fashion Awards - sono autentici solo quando nascono dal desiderio personale, istinti veri, altrimenti sono solo brand. Nel film ci sono quattro collezioni haute couture che fanno parte della stessa estetica di Valentino che oggi è sinonimo di inclusività e donne diverse, non è estetica fine a se stessa ma emozione. Ho sempre amato il cinema e sognavo di diventare regista. Quando ho scoperto la moda e il suo potere di racconto, ho deciso di diventare designer. Per me è stata l'evoluzione naturale di un sogno".