"In questi giorni di confinamenti, dentro un tempo sospeso che fatichiamo a immaginare libero, provo a interrogarmi sul senso del mio agire": è nata così, come racconta negli 'Appunti dal silenzio' pubblicati su Instagram, la decisione di Alessandro Michele di dare un nuovo tempo e nuove modalità di presentazione alla moda di Gucci.
Michele, al timone della maison da 5 anni, non è il primo ad aver ripensato al senso del suo lavoro nel contesto fagocitato del fashion system degli ultimi anni.
Per questo - ecco l'annuncio - "ho deciso di costruire un percorso inedito, lontano dalle scadenze che si sono consolidate all'interno del mondo della moda e, soprattutto, lontano da una performatività ipertrofica che oggi non trova più una sua ragion d'essere".
"Nel mio domani, abbandonerò quindi il rito stanco delle stagionalità e degli show - spiega - per riappropriarmi di una nuova scansione del tempo, più aderente al mio bisogno espressivo. Ci incontreremo solo due volte l'anno, per condividere i capitoli di una nuova storia. Si tratterà di capitoli irregolari, impertinenti e profondamente liberi". Non solo: "Mi piacerebbe abbandonare l'armamentario di sigle che hanno colonizzato il nostro mondo: cruise, pre-fall, spring-summer, fall-winter. Mi sembrano parole stantie e denutrite". Al loro posto, spazio a nomi presi dalla musica classica: "sinfonie, rapsodie, madrigali, notturni, ouverture, concerti e minuetti"
Gucci, basta show, faremo 2 appuntamenti l'anno
Alessandro Michele, 'nuova storia a capitoli irregolari'