Il trench è il capo passe-partout del guardaroba autunnale e primaverile, delle stagioni intermedie insomma, che noi ci ostiniamo a dire "non esistono più", e invece puntualmente si presentano con temporali improvvisi e freddino, lasciandoci sprovvisti del capo giusto per uscire.
Il trench è l'unico indumento capace di conferire eleganza al nostro look, anche se il meteo non è clemente.
L'origine del nome è legato alla guerra, trench-coat, cappotto da trincea, poi successivamente abbreviato in trench.
Ma nel corso del tempo, altro che cappotto militare, il trench è diventato un capo iconico, che non può mancare nel guardaroba. E sul tema trench ecco le novità segnalate anche dalle recenti sfilate delle collezioni per la primavera - estate 2021. Laura Biagiotti ha fatto del trench uno dei capi di punta della nuova collezione. Lavinia Biagiotti ha puntato sul colore, e oltre al classico beige e "bianco Biagiotti", propone impermeabili e spolverini fucsia, gialli e arancio, una vera sferzata di energia. Anche per la stagione SS 2021 Lucie e Luke Meier hanno disegnato per Jil Sander un guardaroba "utile", composto da capi senza tempo, indumenti tradizionali ed indispensabili come il trench. Qui vince la sartorialità grafica ma morbida in una malleabile lana. Un trench giallo panna, snello e affilato, in pelle, è alleggerito invece da una cintura in corda tessuta a mano ton sur ton che regge un morbido borsone. Nella collezione primavera-estate 2021, Maison Margiela interpreta il tango, un ballo vigoroso, intenso, catartico, come la moda del direttore creativo del marchio John Galliano. Nel secondo e ultimo episodio di S.W.A.L.K. - il film presentato in occasione della haute couture, già il geniale Galliano mostra la trasformazione industriale delle tecniche sviluppate nella collezione Artisanal agendo su tutti i capi. Giacche formali tagliuzzate dai cui vari strati spuntano fronzoli danzanti. La tecnica del drappeggio bagnato, applicato anche alla maglieria. Giacche costruite come millefoglie di tessuti conservano nei loro strati le tracce del tempo. Elementi riciclati come una maglia, una camicia, un gilet combinati in un solo capo, i vari strati tagliuzzati per rivelarne la struttura interna, diventano un trench. Come nel il processo di catarsi del tango, tagliare lungo le pieghe di capi vissuti è un atto liberatorio: rilascia l'energia del vecchio e rinvigorisce il tessuto. Così il trench è completamente destrutturato ritagliato e ricostruito. Il celebre romanzo il Dottor Zivago, romanzo di Boris Pasternak, ha ispirato Lardini che propone una collezione donna per la stagione autunno-inverno a base di capi che richiamano il sapore retrò evocato dall'abbigliamento femminile di quell'epoca, attingendo dal guardaroba delle donne in tempo di guerra, che si adattarono ad un tenore di vita più modesto. Ecco dunque che tra cappotti con stecche e alamari, dettagli di rouches, spalline e sbuffi, spunta lo spolverino d' ispirazione trench, oversize e dal taglio maschile. Da Martino Midali il trench assume le forme di un parka con cappuccio o di uno spolverino avvolgente blu oceano. Miuccia Prada si rifà invece al classico modello monopetto, ampio e avvolgente, nel tipico colore beige. Variazioni sul doppiopetto da Michael Kors che lo stringe in vita con doppia cintura. Fendi invece traccia le impunture ricamandole a disegnare revers e tasche su fondo bianco. Oppure trasforma il trench in un raffinato spolverino in raso marrone scuro, scollato, adatto a grandi eventi serali. Infine lo decora con rose di rafia per rendere allegra la giornata più piovosa.
Autunno, il guardaroba riparte dal trench
Modelli classici rivisitati in nuove fogge, colori e tessuti