Rubriche

Il Rinascimento è rock, la sfilata di Chanel è un omaggio a Caterina de' Medici

La collezione Metiers d'Art nella Loira nello Chateau des dames

Redazione Ansa

La Caterina de' Medici di Chanel Metiers d'Art, disegnata dalla direttrice artistica della maison Virginie Viard, sfila con la collezione di alta sartoria 2020/2021, tra i marmi e gli stucchi di quello che fu il suo castello nel Rinascimento, a Chenonceau, nella Valle della Loira, in Francia Chateau des Dames, il Castello delle Donne.
    "Mostrare la collezione al castello di Chenonceau, nel Castello delle Donne - spiega Virginie Viard - è stata una scelta ovvia. Chateau des Dames è stato progettato e vissuto da donne, Diana de Poitiers e Catherine de' Medici. È un maniero a misura umana. E l'emblema di Caterina de' Medici era un monogramma composto da due C intrecciate, proprio come quello di Chanel". Maggiori coincidenze non potevano presentarsi.
    "Non sappiamo se Coco sia stata direttamente ispirata da lei - confida Viard - ma è molto probabile perché ammirava così tanto le donne del Rinascimento. Il suo gusto per le gonne di pizzo e l'estetica di alcuni dei suoi gioielli vengono da lì. In fondo, questo posto fa parte della storia di Chanel. Nel 1936, Gabrielle Chanel scrisse un articolo sulle donne di quell'epoca: 'Sono sempre stata colpita da uno strano sentimento di simpatia e ammirazione nei confronti delle donne vissute nel periodo che va da Francesco I a Luigi XIII, forse perché le trovo tutte grandi, con una magnifica semplicità e una maestà intrisa di onerosi doveri'".
    Nella grande galleria in cui si svolge la sfilata il motivo a scacchi in bianco e nero del pavimento di marmo ricorda un gioco di dama a grandezza naturale e viene riportato sulle minigonne di paillettes, così come sulla gonna lunga in tweed patchwork con frange indossata con un maglione jacquard bianco e nero. Un lungo cappotto di velluto nero, che ricorda la vedovanza di Caterina de' Medici, dopo la morte del re di Francia Enrico II, periodo in cui vestiva solo di nero, si apre per rivelare un tailleur in tweed chiaro. Le calde tonalità di una mantella di tweed riecheggiano i preziosi arazzi del castello, mentre i fiori dei due giardini, uno creato da Diane de Poitiers e l'altro da Caterina de' Medici, situati ai lati del castello, hanno ispirato i ricami floreali sull'ampio risvolto di una giacca. Una preziosa cintura di cristalli Swarovski disegna il profilo del castello nell'uscita finale, stringendo la vita dell'abito nero con coda. Kristen Stewart, testimonial Chanel, assiste solitaria al defilé seduta su una panca all'ingresso del salone centrale. Un bellissimo cameo che ci ricorda il grande assente, a causa della pandemia, il pubblico.
    Per questa collezione Métiers d'art, gli artigiani di Chanel hanno mostrato tutte le loro secolari abilità: un lungo abito di pizzo nero composto da reticoli punteggiati da borchie è stato realizzato da Lemarié; la parte superiore di un abito damascato è stato ricamato interamente da Lesage; i sandali bicolore argento con plateau e gli stivali neri affusolati con risvolti e tacchi alti portano la firma di Massaro. "Un grande cappello nero è di Maison Michel - rivela Viard - per un look molto Milady! Ho anche chiesto all'Atelier Montex di realizzare ricami dal castello nello stile di un giocattolo per bambini in strass.     Perché mi piace che tutto sia confuso, tutte le diverse epoche, tra il Rinascimento e il romanticismo, tra il rock e qualcosa di molto femminile, è tutto molto Chanel".
    Creata nel 2002 per rendere omaggio al savoir-faire della moda francese, la collezione Chanel Métiers d'art è un appuntamento annuale, presentato a dicembre, fuori dai calendari ufficiali delle sfilate. La collezione esprime il potere creativo di Virginie Viard e combina l'esperienza del circolo Métiers d'art di Chanel che riunisce diverse centinaia di ricamatrici, lavoratrici di piume, calzolai, cappellai e guantai con sede a Parigi, nel resto della Francia e in Italia. Metiers d'Art nacque nel 1985 con l'acquisizione del parurier Desrues, seguito da quaranta altre maisons e manifatture, che oggi impiegano più di 6.600 persone. Nel 2021, undici Maisons d'art, con 600 dipendenti, si trasferiranno a Le 19M, il nuovo sito (25.500 mq) istituito da Chanel ai margini del XIX arrondissement di Parigi, a Aubervilliers, disegnato dall'architetto Rudy Ricciotti e dedicato ai Métiers d'art della moda, che continueranno a lavorare come entità indipendenti.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it