Nel collage di Moschino la top è Winnie Harlow simbolo di inclusione

Winnie Harlow, top model simbolo di inclusione a causa della vitiligine estesa che l'ha colpita da anni sul viso e sul corpo, diventando, dopo tante sofferenze e umiliazioni, la sua caratteristica vincente, è la protagonista assoluta della presentazione della nuova collezione pre-fall 2021 di Moschino, disegnata da quel 'ragazzaccio' di Jeremy Scott.
    "Sono stata insultata, bullizzata, ridicolizzata, chiamata mucca, zebra e con tanti altri epiteti offensivi. Le continue molestie e discriminazioni che ho subito sono diventate insopportabili e inumane e sono arrivata anche a pensare di togliermi la vita". La modella canadese, 26 anni compiuti il 27 luglio, rivelava la sua sofferenza in un'intervista del 2014, mentre partecipava ad America's Next Top Model, il programma televisivo in cui Tyra Banks l'aveva lanciata. Da allora Chantelle Brown-Young, questo il suo vero nome, ha superato il suo problema e ha trasformato la vitiligine nel suo marchio distintivo, nell'arma con cui ha combattuto contro l'idea stereotipata della bellezza perfetta, uscendone vincente.
    Non a caso i primi successi sono arrivati proprio nel 2015, anno di grandi trasformazioni nel mondo della moda che apriva a nuovi concetti di sessualità, d'identità di genere e di bellezza, divenuta più inclusiva e rappresentativa di tutti i generi.
    Winnie è diventata così un simbolo di un nuovo concetto di bellezza senza dubbio unica, prendendosi una rivincita verso tutti coloro che l'avevano umiliata. E ora il direttore creativo di Moschino, Jeremy Scott, ha voluto proprio lei come protagonista del videoclip girato da Jeremy Eichenbaum e delle immagini di Marcus Man per la presentazione della collezione pre-fall 2021, ispirata agli anni Ottanta e alla reinterpretazione dei codici estetici della maison da lui diretta, il cui fondatore, Franco Moschino, avrebbe senza dubbio applaudito le scelte provocatorie e controcorrente dello stilista americano, che da sempre viene indicato come "l'ultimo ribelle della moda", un designer irriverente ma molto attento ai messaggi sociali. Nella sua collezione pre-fall 2021 Jeremy Scott ha combinato e messo in contrasto tessuti e generi, mantenendo tuttavia l'armonia tipica della maison. Non mancano i codici estetici più iconici di Moschino, che si combinano creando una sorta di collage.
    "Ho sempre voluto divertirmi con la moda - ha spiegato lo stesso Jeremy Scott, la cui cifra estetica è palesemente di matrice pop - ed è stato un piacere guardare al passato mentre lavoravo a questa collezione, per poi unire quelle che negli anni scorsi sono state le diverse fasi del linguaggio visivo mio e di Moschino".
    Il gioco dei contrasti a cui fa riferimento lo stilista è quello che mischia disegni animalier a stampe barocche, pelle e denim, seta e tessuti felpati, giacche doppio petto e leggings, cappotti militari con bottoni dorati e abitini con maniche a sbuffo, fiocchi giganti con il chiodo e la minigonna borchiata, cappelli modello "Portiere di notte" a gonne midi e stivali cuissard.
    La palette di colori è dominata dal nero assoluto, abbinato al rosa oppure al giallo negli stampati. Il logo e la scritta Moschino sono sulle cinture e sulle borse.