Indossavano gonne corte, ascoltavano jazz, fumavano, bevevano, guidavano le prime automobili, portavano i capelli corti a caschetto e ostentavano il loro disprezzo per quello che era stato fino ad allora il ruolo dedicato all'immagine femminile: erano le "maschiette" le donne che rifiutavano gli stereotipi ottocentesco rivoluzionando il costume dnegli anni Venti. Ecco la figura femminile che ha ispirato la uova collezione di Gretel Z.
In pedana sfilano abiti bianchi che sembrano animarsi con le gonne danzanti in tessuto piumato. Tailleur maschili con pantaloni ampi in tessuti gessati; cappotti vestaglia in lane lussuose double in bianco e grigio; abiti neri corti e sensuali, fatti di chiffon tagliato in frange; long dress morbidi e fluidi; abiti che riprendono il look alla garçonne tipico dell'epoca, ma anche ad abiti da 'flapper girl', corti al ginocchio, con frange, piume e preziosi Swarovski, che facilmente si riesce a immaginare su una pista da ballo mentre si agita sulle note del charleston. (ANSA).
Altaroma: Gretel Z. rilegge gli anni Ruggenti
Omaggio alla maschietta degli anni Venti da Gretel