- "Proviamo a immaginare solo quello che deve venire, proviamo a progettare e a non pensare a ciò che abbiamo perduto": è l'invito lanciato da Brunello Cucinelli dal borgo di Solomeo, da dove comincia - seppure virtualmente - la settimana della moda dedicata alle proposte per il prossimo inverno. "Torneremo alla nostra vita ma con qualcosa di più - è la riflessione dell'imprenditore filosofo - come l'idea di mangiare il giusto perché ce ne sia per tutti, di essere più educati perché il dolore per sua natura ti apre verso chi è garbato e non abbiamo più bisogno di arroganza.
A dare tanta speranza a Cucinelli non sono solo le sue riflessioni, ma anche il nuovo presidente del Consiglio: "sono affascinato dalla rinascita morale, civile, umana del presidente Draghi che ci riporterà alla bella politica che, insieme a famiglia e religione, è uno dei grandi ideali". "La bella politica - riflette - era in difficoltà, i partiti e i loro rappresentanti hanno deluso i giovani, ma il nostro presidente ci riporterà a crederci perché incarna gli ideali di questo popolo speciale: siamo la settima potenza al mondo e siamo solo lo 0.7% della popolazione, siamo i più grandi manifatturieri e siamo un bello stato sociale". "Torniamo insieme - è il suo invito - a dar fiducia a questo splendido Paese nato sulla cultura e sulla bellezza".
Per quanto riguarda la moda, "negli ultimi anni quella italiana è stata forte, ma i partiti - ribadisce - ci hanno tolto l'amore per la bella politica, abbiamo bisogno di recuperare questo valore, e di recuperare a noi stessi la nostra credibilità, abbiamo bisogno di ripartire con umiltà, creatività e coraggio. Siamo stati figli della saccenza e dell'arroganza e abbiamo bisogno di ritrovarci insieme".
Il desiderio è quello di "tornare a presentare a Pitti e a Milano" e di riprendersi la propria vita, con "gli aperitivi e le cene" e "il bisogno di vestirci bene". Per farlo "abbiamo bisogno di accantonare questo momento" ma di "mantenere la parte positiva conquistata durante la pandemia, il discutere con noi stessi e con il cielo". Se "della pandemia ci ricorderemo per 500 anni, perché la terra ci ha chiesto aiuto", l'auspicio dell'imprenditore è che questa "sia l'ultima Milano moda donna in queste condizioni".
Insieme a Cucinelli, in videoconferenza da Solomeo, prima delle 68 sfilate in calendario e delle decine di presentazioni, per un totale di 140 appuntamenti, anche il presidente di Camera Moda Carlo Capasa. "Siamo quelli che fanno più audience digitale e nonostante questo - sottolinea - partiamo dalla provincia che è il dna italiano, ci tenevo a questo simbolismo". Anche da parte sua, un invito ad "affrontare con resilienza questo momento complicato, c'è una complessità che possiamo risolvere per quanto possiamo, ma purtroppo rimane sempre qualcuno penalizzato". Nella sola Milano, per dire, mancano le decine di milioni di euro di fatturato delle quattro fashion week e soffrono un po' tutti, comprese - ha ricordato Capasa - le modelle e le loro agenzie.
Cucinelli, la moda riparta con umiltà, creatività e coraggio
Dal borgo umbro Solomeo parte la Milano Fashion Week