Un vulcanologo, un pescatore, un carpentiere che costruisce sedute con i tronchi restituiti dall'oceano, due amici appassionati di sport subacquei: non sono testimonial, ma 'tester' quelli scelti da Fay Archive per sottolineare, in una campagna tutta girata in Islanda, l'originale attitudine da lavoro e vita all'aria aperta del marchio.
Un progetto, quello del brand di casa Tod's, nato nel 2020 e concepito da Michele Lupi e dal direttore creativo Alessandro Squarzi.
Le hanno indossate Heidar ed Elli, che hanno il loro 'ufficio' nei fondali tra le placche eurasiatiche e nordamericane; il vulcanologo Will; Daniel, che recupera sulla spiaggia i tronchi che poi lavora e modell; Erik, esperto di fly fishing, che ama restare in solitudine sul fiume ascoltando il suono dell'acqua.
"Abbiamo visto che l'Islanda questa estate era la meta più ambita dopo la Grecia - spiega Lupi - e inoltre dopo il lockdown l'abbigliamento outdoor sta diventando sempre più forte". Per ora Archive rappresenta il 13% del business di Fay, ma il suo ruolo - spiega il brand manager Sergio Azzolari - è anche quello di fare da traino e arrivare ai consumatori più giovani, che "adorano l'autenticità del progetto". Progetto che - dice Lupi, già direttore di svariati magazine approdato nel 2018 da Tod's - "è molto nelle mie corde: penso che l'esperienza della narrazione giornalistica si svilupperà sempre di più nei brand di moda".
Fay Archive, non testimonial ma 'tester' per le giacche
Campagna in Islanda con vulcanologo, pescatore e carpentiere
