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Ucraina: gara di solidarietà tra le aziende italiane della moda

Unhcr, da Armani a Zegna l'elenco cresce di ora in ora

Giorgio Armani Milan Fashion Week F/W 22

Redazione Ansa

 Una "gara di solidarietà" tra le aziende italiane del settore della moda per dare sostegno a Unhcr per l'emergenza Ucraina. Il mondo della moda, riferisce la stessa Agenzia Onu per i rifugiati, "risponde positivamente" all'appello del Presidente della Cnmi Carlo Capasa. Sono infatti molte le maison e gli stilisti che, in sinergia con l'appello della Camera Nazionale, promotrice di questa gara di solidarietà a seguito dell'impulso ricevuto da Otb Foundation, hanno deciso di garantire il proprio supporto alle persone in fuga dall'Ucraina e a quanti rimangono nel Paese con importanti donazioni, tra queste: Armani, Bottega Veneta, Dolce&Gabbana, Donatella Versace personalmente, Etro, Ferragamo, Furla, Gruppo Prada, Golden Goose, Gucci, Max Mara, Missoni, Moncler e Stone Island, Trussardi, Valentino, Zegna. E l'elenco cresce di ora in ora.
    "In questo momento è importante l'aiuto di tutti e per questo ci tengo a ringraziare la Cnmi, il Presidente Capasa e tutte le aziende che hanno scelto di donare in queste ore drammatiche", ha commentato Chiara Cardoletti, rappresentante dell'UNHCR per l'Italia, la Santa Sede e San Marino.
    "Stimiamo che 12 milioni di persone all'interno dell'Ucraina - ha aggiunto - avranno bisogno di soccorso e protezione, mentre più di 4 milioni di rifugiati ucraini potrebbero aver bisogno di protezione e assistenza nei Paesi vicini nei prossimi mesi.
    Servono enormi risorse e per questo ci auguriamo che nelle prossime ore altre aziende del settore della moda ma non solo daranno il loro contributo". 
   

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