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The Queen's Style, Elisabetta II e la 'sua' moda, uno stile unico

Colori pastello e cappelli. i jeans? Nel 1952 ultimo paio

'Tutti' i cappellini della regina Elisabetta II

Redazione Ansa

L'ultima volta che Elisabetta indossò i blue jeans era il 6 febbraio 1952. Era in vacanza in Kenya con Filippo. Quel giorno le venne comunicato che suo padre era morto e lei sarebbe diventata regina. Una settimana dopo, al funerale del padre, indossava un abito nero sopra le caviglie, mentre la madre ne portava uno lungo. "Lilibet, la tua gonna è troppo corta" venne ammonita dalla regina Mary, sua nonna. Da allora sono trascorsi 70 anni. The Queen , la regina Elisabetta II morta l'8 settembre 2022, ha attraversato in tailleur coloratissimi, coordinati a cappelli e guanti, l'immancabile borsetta sotto al braccio, due secoli di storia.

La regina Elisabetta
    Molte cose sono cambiate, ma una cosa è rimasta sempre uguale: il suo stile, unico e riconoscibile. "La Regina aveva un modo di vestire ineguagliabile" commenta Stefano Dominella, che conobbe Elisabetta nel 2001, quando era presidente di Altaroma e venne ricevuto a Buckingham Palace, assieme a Beppe Modenese, presidente onorario della Camera della Moda Italiana, dalla regina e da sua sorella, la principessa Margareth, presidente di un'associazione benefica che supportava l'ingresso delle donne disagiate nel mondo del lavoro nel settore moda. "La regina ci ricevette con un cappottino lilla, anche se era in un salone di casa sua - ricorda Dominella - sotto si notava una camicia con fiocco di raso in tinta. Come lo erano i guanti. Ma le scarpe erano nere e sinceramente mi lasciarono stupito. Lei fu molto carina con noi e con le altre delegazioni della moda di altri paesi. Parlò per diversi minuti dell'importanza culturale della moda e del suo valore dal punto di vista economico, per l'occupazione delle donne". "Fu in quell'occasione- rivela Dominella - che seppi che lei aveva un sarto di corte e un cappellaio che le aveva realizzato 2500 cappelli, alcuni dei quali, talvolta, venivano rimodernati e re-indossati". "La regina mostra al mondo come si sente attraverso i suoi look" sostiene Bethan Holt, autrice del libro, The Queen: 70 Years of Majestic Style.


In effetti la regina comunicava il suo umore attraverso i suoi abiti. Diverse le decadi che hanno identificato il suo stile. Dai look realizzati per i suoi tour regali, agli abiti da sera, fino ai tailleur colorati sfoggiati negli ultimi anni. "Non è mai ridicola - aveva detto di lei Karl Lagerfeld- ma semplicemente impeccabile. Per questo perfetta". A cominciare dal suo abito da sposa, realizzato da Norman Hartnell con oltre 10mila perle, seta avorio donata dalla Cina, cristalli, fili d'argento e raso. Il vestito da sposa della Regina Elisabetta è tuttora ricordato come uno dei capi più famosi nella storia di Her Majesty the Queen.
    Elisabetta è stata la monarca più viaggiatrice della storia, con oltre 200 tour all'estero. Il suo stile viaggiatrice viene inaugurato alla fine degli anni Sessanta. Resta esemplare il look per il viaggio in Medio Oriente nel 1979. Per rafforzare le relazioni con i paesi che formavano uno dei mercati di esportazione più importanti del Regno Unito, fonte di petrolio, era importante che l'abbigliamento della regina fosse rispettoso dei costumi locali. I couturier Hardy Amies e Frederick Fox crearono una serie di look composti da abiti lunghi e turbanti, tutti in colori sgargianti. Dopo il tour, alcuni capi sono stati accorciati e indossati dalla regina per il Royal Ascot. Perché The Queen non buttava niente. Ma da allora l'uso dei colori divenne un segno distintivo del suo guardaroba. Tanto che 10 anni fa, per celebrare i 60 anni di regno, Pantone dedicò alla regina un omaggio: un campionario in cui era rappresentato ogni colore di abito che le era stato visto addosso. Il tutto con il numero di catalogo della nuance e la data di riferimento in cui la regina lo aveva indossato. Ma nella vita privata lei aveva una passione per tinte tranquille come il blu e il verde, adatte alla sua amata vita di campagna, alle passeggiate a cavallo e alla caccia. Così la si poteva incontrare vestita come una qualsiasi donna britannica di campagna: stivali da pioggia, kilt, trench e fazzoletto di seta in testa a posto della corona.
   

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