La cultura del progetto di Andrea Incontri, architetto di formazione e con un passato da direttore creativo per le maison del lusso, incontra la moda democratica di Benetton nello show andato in scena nel megastore milanese del brand in corso Buenos Aires.
Perché è dal prodotto e dal negozio che ha deciso di ripartire Incontri per dare il via a un nuovo capitolo del brand che affonda nella sua storia di marchio inclusivo, cristallizzata dalle storiche campagne pubblicitarie di Oliviero Toscani. In questo nuovo capitolo, "lo show in store - dice Incontri - è un manifesto per raccontare come si può evolvere con una nuova storia". Ecco quindi che oltre alla maglieria, ovviamente presente, c'è tutto un nuovo lavoro sulla vestibilità del prodotto e sui pezzi basici, perché "non c'è nulla di più interessante - sottolinea ancora il direttore creativo di tutte le linee Benetton - che lavorare sulla normalità". In questo senso "la prima forma di sostenibilità è creare benessere con un prodotto democratico che arriva a tanti, perché la quantità - riflette Incontri - è una grande forma di poesia. Oggi non mi interessa creare un pezzo unico, dopo l'esperienza nel lusso ho capito che si può fare qualità e non per pochi. Ci tengo a pensare alle vite degli altri e questo è un prodotto popolare e accessibile". Per disegnare la sua prima collezione per Benetton, Incontri racconta di essere partito "dal benessere fisico, dal tema del cibo" ed ecco quindi i completi di maglia cardigan-top-culotte con pere, mele e ciliegie, gli abbinati bermuda e camicia stampati per lui, gli chemisier a righe o a motivi pop. I nuovi modelli sfilano al piano terra del negozio, allestito secondo il nuovo concept creato dallo stesso Incontri. (ANSA).
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