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Il 'basic contemporaneo' di Brunello Cucinelli

Must-have è la giacca in cashmere leggero

Redazione Ansa

Brunello Cucinelli ridisegna la geografia del vestire formale e parte dai classici del guardaroba maschile reinventandoli secondo i gusti di oggi, all'insegna di quello che lui ama definire uno stile "basic contemporaneo" che esalta le forme dell'uomo. "C'è un grande desiderio di tornare a vestirsi bene, in modo giovane e contemporaneo, però chic - racconta Cucinelli dal suo stand a Pitti Uomo 103 -. La prima cosa da considerare è una bella giacca in cashmere leggero, si combina con tutto, il denim, il pantalone. E' tutto più morbido tranne la giacca". In effetti, spiega Cucinelli, il segreto di una bella giacca sta nella vestibilità, un passaggio cui l'ufficio stile dedica minuziosa attenzione: un fit perfetto richiede tempo e prove, per rendere il capo un must-have del guardaroba, perfetto per ogni occasione. "Si deve vedere il corpo dell'uomo, il pettorale", spiega, mostrando il fit di un modello in cashmere leggero, che deve essere comoda nella parte superiore e ben tagliata sui fianchi. "La vestibilità è tutto, è funzionale per qualsiasi tipo di evento - continua Cucinelli -. Perché essere vestiti nel modo giusto è una forma di grande rispetto per il luogo in cui si è". Con questo spirito, fondato sul profondo studio dei codici e sull'attenta sensibilità alle suggestioni contemporanee, nasce la collezione autunno inverno 2023/24. L'abito si conferma come uno dei poli fondamentali: contemporaneo e confortevole, ora più che mai versatile grazie ai tessuti che permettono di convertire lo stile della giacca in abbinamento a diversi pantaloni, che ora sono leggermente più comodi, e leggermente più lunghi, costruzione a vita alta e pince. I capispalla accentuano il carattere contemporaneo della collezione: i cappotti più eleganti valorizzano al massimo il pregio della sartorialità, mentre i giubbini e i piumini sottolineano la nota dinamica. La maglieria è proposta nelle fibre nobili del cashmere, della lana vergine e della seta, affiancate dall'effetto soffice e sfumato diffuso dall'alpaca. I colori percorrono tonalità profonde, ispirate ai blend dei vini storici: rossi barbera, porpora, bordeaux sono proposti in una versione ingrigita, poi i beige declinati dai medi cammello e sabbia ai chiari panama ed écru, accanto ai blu profondi dal fascino nobile.

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