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Pitti Uomo, edizione della 'ripresa', più 210% buyer

Italiani a quota 9.000 (+190%), gli esteri 4.500 (+260%)

Redazione Ansa

 Europa, Stati Uniti e Giappone: sono questi i tre mercati principali in termini di presenze a Pitti Uomo 103, che ha chiuso i battenti alla Fortezza da Basso di Firenze toccando quota 13.500 presenze in termini di compratori. Ma il dato complessivo dei visitatori è intorno alle 18.000 presenze. Un numero piuttosto "incoraggiante" secondo gli organizzatori e forse anche un po' inatteso, vista la situazione globale e le incertezze post-pandemia.
    In termini assoluti sono entrati in Fortezza 13.500 compratori, in rappresentanza di 6.500 aziende di vendita e distribuzione tra boutique, dettaglio, multimarca, department, catene, piattaforme e-commerce, con un aumento del 210% rispetto al gennaio 2022, quando ancora le aziende dialogavano con le limitazioni della pandemia. A questa edizione i buyer italiani sono stati oltre 9.000 (+ 190%), gli esteri circa 4.500 (+260%) e rappresentano il 33% del totale. I primi mercati esteri più presenti a questa edizione sono stati appunto Stati Uniti, Giappone e Europa, soprattutto Germania (con 500 compratori tedeschi), Olanda, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Turchia, Svizzera e Belgio. Guardando nel dettaglio i dati, alcuni paesi hanno rappresentato delle sorprese, sopratutto l'Asia. Dal Giappone sono arrivati 190 buyer (erano stati 6 nel gennaio 2022), dalla Corea del Sud sono stati più di 140 (rispetto ai 5 del gennaio dell'anno scorso), così come sono tornati i buyer da Hong Kong, Taiwan, Singapore e Tailandia, paesi che all'ultima edizione invernale erano stati quasi assenti. Altro dato interessante è il risultato delle presenze dei compratori dai paesi nordici-scandinavi (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia), a quota 227 a questa edizione - erano stati 60 in totale l'inverno scorso. Da segnalare anche gli exploit di Israele, Messico, Canada, Irlanda, e dal blocco Azerbaijan - Uzbekistan - Kazakistan (erano 4 i compratori di questi paesi l'anno scorso, sono 43 a questa edizione).
    Ora il testimone passa a Milano, con le sfilate e presentazioni delle collezioni per l'autunno-inverno 23/24, dove le griffe auspicano di confermare i numeri di Pitti Uomo in termini di presenze di buyers internazionali. (ANSA).
   

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