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Oscar: griffe italiane dominano sul tappeto champagne

scollature a picco, duello Dior-YSL per la migliore attrice

Redazione Ansa

Le griffe italiane dominano sul tappeto color champagne degli Oscar 2023: Versace e Valentino, Armani, Dolce e Gabbana e Gucci, piu' Dior Couture di Grazia Chiuri sono stati tra le maison che hanno collaborato con divi e dive per la passerella della notte delle stelle.




    Nel duello tra Michelle Yeoh, in un candido Dior di piume, e Cate Blanchett, in Yves Saint Laurent d'annata, hanno prevalso la Yeoh e Dior. Snobbata dalla giuria, la Blanchett ha vinto pero' sull'altare della moda vintage con un look da vera diva alla Joan Crawford trascinandosi dietro un seguito di emule: Rooney Mara in un McQueen 2008, Winnie Harlow in Armani 2005, Vanessa Hudgens in un vecchio Chanel.
    Bianco e' stato il colore dell'anno: in un'epoca di guerre e crisi di tutti i tipi, evoca ideali di catarsi e di pace. Lo hanno scelto anche Mindy Kaling (in Vera Wang, con un corsetto dalle stecche in bella vista), la Mara, Emily Blunt ed Eva Longoria, quest'ultima con una scollatura vertiginosa fino all'ombelico: un altro trend notato al Dolby Theater quando lo hanno adottato anche Ariana De Bose in un candido Versace Atelier, e Elizabeth Olsen in nero Givenchy.
    Torna il 'vestito nudo', ha commentato con un pizzico di perbenismo il Wall Street Journal, puntando anche ai "tre atti con pancione" di Rihanna (Alaia all'ingresso, Maison Margiela sul palco e Bottega Veneta per gli after party), a cui Lady Gaga, altra candidata per la miglior canzone originale, ha replicato con un duetto all'insegna dello star power: il Versace nero indossato sul red carpet era identico a quello portato da Gigi Hadid sulla passerella di giovedi' della casa della Medusa con il fondoschiena velato da un tessuto trasparente. Gaga, la cui presenza era stata annunciata solo all'ultimo momento, si e' poi cambiata in una t-shirt sbiadita e jeans strappati neri per la performance del suo brano, Hold My Hand, da Top Gun Maverick.



    Tra i divi, Paul Mescal, per la prima volta candidato best actor per Aftersun, ha reinterpretato con l'aiuto di Gucci il tuxedo bicolore, con una giacca bianca un po' piu' lunga del solito e i risvolti del colletto larghi e i pantaloni ampi.
    Austin Butler, in smoking Ysl, era tra i favoriti a strappargli la statuetta: e' arrivato sul red carpet con una pettinatura alla Elvis ispirata a quelle create per lui dall'italiano Aldo Signoretti. E sempre sul fronte della moda uomo, Dwayne 'The Rock' Johnson e' sfilato in uno smoking Dolce e Gabbana dalla giacca di satin "rosa balletto".
    Per molte star la passerella e' stata lo spunto per sottili messaggi politici: molti, come Guillermo Del Toro di Pinocchio, avevano il nastrino della campagna #WithRefugees dell'Unhcr, una scelta popolarizzata dalla Blanchett che e' ambasciatrice di buona volonta' dell'organizzazione Onu per i profughi. (ANSA).
   

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