Shein, il brand cinese sinonimo di ultra fast fashion, amato dai giovanissimi, e spesso criticato come simbolo di moda non sostenibile, è molto amato in Italia. Il pop up store aperto a Torino, da 22 al 26 marzo ha fatto la fila.
Dagli uffici raggiungono clienti in più di 150 paesi e si ritengono al contrario dei loro critici, molto impegnati nella sostenibilità oltre che nell'inclusione attraverso le collezioni per tutti i corpi e aperto ai giovani talenti del design con cui frequentemente apre collaborazioni. Il modello di business è all'avanguardia: attraverso l'analisi in tempo reale delle tendenze moda si cominciano a realizzare i prodotti in piccoli numeri, se le vendite vanno bene e il prodotto quindi funziona viene incrementata la produzione altrimenti viene fermata, in questo modo la catena dell'invenduto - uno dei drammi dell'industria moda - non viene alimentata grazie anche alla tecnologia 'intelligente'. Inoltre, tranne le eccezioni dei pop up, la vendita è solo on line senza le spese dei negozi fisici, questo, secondo Shein, fa ridurre i costi del 50% rispetto alla vendita con modelli di business tradizionali.