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Sfila Eden, Dolce Vita e couture secondo Luigi Borbone

Abiti peplo, tagli sbieco e pizzo a tombolo per donne sensuali

Redazione Ansa

 La collezione di alta moda dello stilista Luigi Borbone intitolata Eden che sfila nella sala affrescata di in un grande albergo di Via Veneto, a Roma, suggerisce un'immagine femminile imprecisa: "Un profumo, un passo di lunghe gambe disegnate dalla seta di abiti costruiti per vivere in un film come una diva che passeggia con mille versioni di una couture di un mondo che sta tornando" cerca di spiegare il couturier. In ogni mise che sfila in passerella, sembra palesarsi il segno della nostalgia per quella bellezza che si ammira nel prestigioso salone disegnato dall'architetto Marcello Piacentini, dove si può contemplare un affresco del 1926 di Guido Cadorin ispirato ad una festa notturna. La costruzione degli abiti che scivolano sul corpo evoca gli abiti peplo di raffinatissime concubine. Vesti che si accostano al corpo nel busto, per poi aprirsi in basso in gonne plissé e tagli sbiechi. Eden rappresenta per lo stilista "una nuova Dolce vita, dove l'importanza dell'eleganza non teme l'ostentazione della femminilità e si unisce a un certo tocco anni Ottanta, creando silhouette ibride, sinuose ed esplicite nella loro sensualità". Molto raffinata la palette cromatica che sfodera toni chiarissimi di rosa ciclamino, rosa magnolia, verde pistacchio, glicine, azzurro chiaro, colori di un mondo parallelo che suggeriscono ambientazioni paradisiache, spesso abbinati tra loro in accostamenti insoliti. Tra volumi morbidi e scivolati e tagli geometrici si inseriscono pizzi a tombolo fatti a telaio da mani artigiane. Ai piedi, le modelle portano tronchetti-lingotto in pelle color oro e in altre sfumature metalliche, realizzati da Francesco Villani. (ANSA).
   

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