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Accademia Italiana con Vivia Ferragamo sfila per l'Africa

Capsule Wax Pot venduta dopo defilè per progetto a favore Amref

Redazione Ansa

Nella Giornata dell'Africa 2023, Vivia Ferragamo, figlia di Ferruccio Ferragamo e i giovani designer di Accademia Italiana hanno fatto sfilare a Roma, nella sede romana della Società Dante Alighieri, a Palazzo Firenze, una collezione di capi nei coloratissimi tessuti wax, per poi venderli al pubblico presente e destinare il ricavato a sostegno di Amref Health Africa Onlus, progetto Erripo Oontoyie, per favorire l'accesso all'istruzione delle ragazze in Kenya. In passerella la capsule collection Wax Pot, con gli outfit realizzati dagli studenti del secondo anno dell' Accademia Italiana, scuola di alta formazione dall'approccio internazionale, sotto la guida di Vivia Ferragamo. Wax Pot è una partnership benefica di design circolare, che nasce dalla sinergia tra Amref Health Africa, associazione sanitaria africana, e Accademia Italiana. I fondi raccolti in occasione dell'evento saranno destinati al progetto "Erripo Oontoyie" (Protect Girls), diretto alla tutela e alla formazione delle ragazze di Kajado, in Kenya, e al finanziamento di borse di studio per la Girls Academy, fondata dall'attivista contro le MGF e ambasciatrice di Amref Nice Nailantei Leng'ete. "Perché le ragazze kenyote possano imparare di più sui propri diritti ma anche per poter apprendere strumenti utili per diventare economicamente indipendenti" spiega Vivia Ferragamo, sotto la cui guida e dei docenti di fashion design e di Sartoria, gli studenti di Accademia Italiana hanno realizzato una cinquantina di outfit sul tema Africa: freschi abitini, gonne, borse, T-shirt, turbanti e costumi da bagno, messi in vendita dopo il defilè per contribuire alla causa di Amref.
    L'obiettivo per il futuro è sviluppare il progetto "Wax Pot" in due direzioni: intraprendere azioni concrete per creare occasioni reali di emancipazione e sviluppo per le giovani donne africane e strutturare moduli formativi ad alto valore etico per i ragazzi e le ragazze italiani. In questo modo il progetto potrà far incontrare estetica ed etica, design e formazione, sensibilità personali e impegno sociale per promuovere partnership sinergiche e innovative guidate da principi come la responsabilità condivisa, l'inclusività e la cultura dell'integrazione. (ANSA).
   

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