Sembra che l'era del denim minimal sia giunta al tramonto. Almeno tra gli stand di Pitti Uomo 104 si respira un'aria nuova: le aziende da sempre specializzate in questo settore sperimentano più che mai.
Guardando al futuro non può mancare chi sceglie di abbinare il jeans all'arte grafica contemporanea. Così Cycle lancia una capsule collection in collaborazione con Sexs Dreams, pseudonimo di Gioele Corradengo, giovane artista milanese classe 1996, apprezzato per la sua arte grafica fatta di brevi frasi. L'idea, per il brand fondato nel 2000 e acquisito nel 2020 dall'azienda veneta Numero 8 (già proprietaria dei marchi Sun68 e Socks Burger & Fries), è quella di conquistare la Generazione Z.
La linea comprende un denim donna e uomo, una t-shirt e una giacca unisex, più una borsa, griffati dall'artista (la linea è in vendita da domani). In collezione c'è anche la tecnica Eco-Cloud, in cui l'ozono viene nebulizzato stingendo il denim per un effetto nuvola: il jeans si allarga e allunga, per modelli anni '90. Sempre più votata alla sperimentazione la Incotex Blue Division, la divisione denim del brand, che presenta in stand oltre cento capi con lavaggi innovativi e tessuti italiani e giapponesi (per le linee Couture e Superior). Invece Detroit Denim Co. propone il jeans personalizzabile, mai banale, mentre Tela Genova, punta su materiali dall'aspetto 'raw', naturale, grazie all'uso di fibre e cotoni organici. Infine il brand Sp Sal Parasuco, che ha iniziato a produrre denim negli anni '70, debutta a Pitti con una capsule per la PE24 disegnata da Tu Ly in cui trionfa un nuovo motivo monogram jacquardato e dettagli trapuntati ( i modelli cult sono i cargo o quelli dalla vestibilità rilassata).
(ANSA).
Rivoluzione denim, addio minimalismo
A Pitti le nuove proposte sono griffate, jacquardate o stampate