La seduzione passa attraverso una rosa rossa ricamata su un abito da gran soiree. La stessa rosa si mostra carnosa nella stampa di una giacca.
In pedana, sfila un viaggio da Occidente a Oriente, attraverso silhouette allungate, per una collezione che rilegge il più rappresentativo dei fiori senza facili romanticismi. La rosa, così legata all'immaginario femminile e al mondo dell'haute couture, qui è vista da attraverso la sensibilità e il senso di precisione dello stilista. Le linee sono nette, flessuose.
Sfilano piccole giacche, gonne lunghe pantaloni fluidi, fourreaux che scolpiscono la figura. E i tacchi sono sempre sottili, slanciati. A petali e boccioli si mescolano geometrie ritmiche, linee di luce, suggestioni di altri mondi e culture, creando un composito nel quale la protagonista è una donna che seduce con consapevolezza.
La palette cromatica è composta da tre colori: rosso, bianco e nero. Anche l'abito da sposa con velo e gonna a corolla è rosso scarlatto. (ANSA).
Giorgio Armani Privè, se la rosa diventa un abito da sera
La regina dei fiori ispira allo stilista la nuova collezione che ha sfilato a Parigi