Rubriche

Abiti brevettati per aiutare le donne nei cambiamenti del corpo

Il sistema di una designer napoletana sarà presentato al Mipel

Redazione Ansa

Aiutare le donne a non perdere autostima quando il loro corpo cambia e un abito diventa troppo stretto o troppo largo, aggiungendo o togliendo del tessuto. È l'idea brevettata dalla fashion designer e imprenditrice napoletana Carmen Sollo che ha creato una linea con zip e tessuti dal titolo "Add & Remove".
    Pantaloni, giacche, gonne e altre tipologie di capi che si adattano ai cambiamenti del corpo. Come funziona? Gli abiti sono costruiti secondo un criterio modulare. Sono fatti a fasce che, grazie a delle zip, possono essere aggiunte, in caso si prenda peso, oppure possono essere eliminate, per esempio, in casi di dimagrimento dovuto a uno stress eccessivo. "Add & Remove", marchio che nasce dal brand Dressi J, "vuole essere una risposta all'insoddisfazione che provano molte donne rispetto al loro corpo, per gli ideali e gli standard di bellezza irrealistici trasmessi dai mass media" spiega Sollo.
    L'idea segue i principi di diverse ricerche secondo le quali agire sugli aspetti percettivi dell'immagine del corpo aiuta le donne a cambiare positivamente la considerazione che hanno di loro stesse, migliorando le loro relazioni sociali. In questo modo, il brand ambisce a creare capi capaci di adattarsi agevolmente ai cambiamenti dei corpi delle donne: "La nostra idea è di permettere alle donne di indossare un indumento che si adatti al loro corpo. Migliorando i possibili difetti - eccessiva magrezza o sovrappeso - si determina un miglioramento dell'auto-percezione e di conseguenza anche una crescita dell'autostima e della fiducia in se stessi" dice la designer, fondatrice di Dressi J. Attenzione anche al tema della sostenibilità: grazie al sistema dei capi modulari il brand punta a essere una risposta al fast fashion.
    Il brevetto sarà presentato al Mipel, la fiera internazionale della pelle e accessori moda che si terrà a Milano dal 17 al 20 settembre. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it