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Angelo Cruciani, un vegetariano a Lineapelle con Yezael

Pellami benedetti e caricati energeticamente da sciamani

Redazione Ansa

 Un vegetariano a Lineapelle: è Angelo Cruciani, che oggi ha presentato in Fiera a Rho le 'Infinite connections' del suo brand Yezael, che ha vestito star come i Maneskin. "Sono vegetariano da tantissimo tempo, e l'invito a Lineapelle - spiega il creativo marchigiani, già tra i protagonisti del talent 'Next in fashion' di Netflix - mi ha costretto a trovare una mia relazione con un materiale che mai avevo utilizzato per il brand, la vera pelle. Attraverso la meditazione ho capito che dovevo oltrepassare i miei giudizi e pregiudizi e semplicemente riportare alla luce quella sacralità che da sempre contraddistingue un sano rapporto della vita tra preda e predatore: la consapevolezza della gratitudine".
    Ogni pelle utilizzata è ovviamente di provenienza certificata dallo scarto alimentare, ma l'attenzione primaria di Cruciani è stata etica: "come onorare la vita di ogni animale che continua a donarci la sua energia per nutrire non solo i nostri corpi, ma anche - racconta il creativo, che cura anche la parte artistica del Pride - i nostri occhi e il nostro bisogno di creare bellezza. La collezione è stata quindi realizzata con pellami benedetti e caricati energeticamente da sciamani per oltre un mese. Riti di purificazione al fine di trasformare gli indumenti in amuleti, in un viaggio che parte da lontano, dalla cultura indigena e delle tribù che hanno sviluppato un contatto più evoluto con la natura che non con la mente razionale, tecnologica ed illuminista.
    Questa collezione cerca di fondere il contemporaneo a quella saggezza che arriva da culture che spesso definiamo "primitive".
    Un viaggio che ha avuto come punto di partenza l'infinito tutto intorno a noi: sicurezza e fragilità che si raccontano in abiti stellati, per portarci l'infinito addosso e soprattutto ricordarcelo dentro".
    I colori sono quelli del cielo, dall'azzurro al blu notte, mentre la pelle a pois come un mantra di laboriosa artigianalità rimanda all'infinito, e le spille da balia si trasformano in stelle cadenti. (ANSA).
   

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