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Da Prada la moda ritorna al concreto, alle cose belle per la realtà di oggi

Leit motiv di sfilata? Le frange

Redazione Ansa

Lo slime che scivola dal soffitto per finire in una grata metallica tutta rosa, la colonna sonora di 'Vertigo', l'hitchcockiano 'La donna che visse due volte', ad accompagnare la sfilata della collezione per la prossima estate del duo Miuccia Prada-Raf Simons. “Non volevamo filosofeggiare o raccontare storie sull’abbigliamento" premette Miuccia Prada, ma anche questa collezione è a suo modo un racconto, e non solo di stile.
"Per questa collezione, - è la premessa di Miuccia Prada - volevamo concentrarci sul lavoro, sui metodi, sulle tecniche e sul valore. C’è un rispetto per il nostro mestiere come stilisti e per l’atto di creare vestiti. Gli abiti parlano da sé”. E raccontano “un ritorno al concreto, alla fisicità e al reale". "Abbiamo cercato di fare al meglio il nostro lavoro e di realizzare cose belle, per la realtà di oggi. Può sembrare banale, ma - conclude Miuccia Prada - è la verità”.

 



Frange, il leit motiv della proposta di Miuccia Prada-Raf Simons


E non è mai banale quanto esce dalle menti creative dei due: le frange - leit motiv della proposta - non sono solo decori, ma vengono anche stampate sulle camicie in popeline o - nella versione ricamata o decorata da anelli metallici - diventano gonne gioiello. “Idee, tecniche e materiali noti - spiega Raf Simons - vengono utilizzati in maniera diversa attraverso modalità inconsuete, spostando e ridefinendo gli elementi. In una continua evoluzione del DNA di Prada”. In questo guardare avanti c'è anche la volontà di mostrare cosa è stato fatto dal 1913 a oggi. “Anche se di solito non lo facciamo, per questa stagione - aggiunge Simons - abbiamo voluto parlare dell’artigianalità, della complessità del lavoro che ruota attorno a questi abiti".
Come il caban utility in cotone trattato a mano e pelle patinata, la polo in cachemire ricamata a mano con cristalli e borchie, l'abito in velluto panné patchwork sempre ricamato a mano con occhielli in metallo. "Tutti i ricami - spiega Simons - sono fatti a mano e la collezione racchiude in sé idee e tecniche studiate e sviluppate a lungo. Questo lavoro è sempre parte di ciò che facciamo e che abbiamo sempre fatto. Volevamo renderlo riconoscibile.” Così come è stato reso riconoscibile, alla fine dello show, il lavoro di una vita di Fabio Zambernardi, braccio destro per oltre 40 anni di Miuccia Prada, che lo ha chiamato a raccogliere gli applausi del pubblico insieme a lei e Simons.

Da Scarlett Johansson a Vincent Cassel gli ospiti di Prada

 In prima fila c'erano star come il regista Wes Anderson, che da Prada è di casa e domani presenta alla Fondazione in anteprima italiana il suo ultimo film Asteroid City (2023). Oltre a Anderson, ad ammirare abiti in organza leggerissima e colori tenui e completi assertivi con la giacca dalle spalle over infilata nei pantaloncini, c'erano attori come Vincent Cassel, Benedict Cumberbatch, Scarlett Johansson, ed Emma Watson. Ma fuori, come ormai da diverse stagione, centinaia di ragazzini hanno aspettato per ore gli Enhypen, la band fenomeno del k-pop.

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