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Trend occhiali, architetture per gli occhi o neutri sul viso

Al Mido tutte le novità, si riscoprono modelli di archivio

Redazione Ansa

Da una parte occhiali da volumi e spessori importanti, quasi scultorei, dall'altra un'attitudine alla smaterializzazione, alla fluidità, alla trasformazione, quasi una fusione sul viso. Si delineano le tendenze di questo fondamentale accessorio, alla vigilia del Mido, l'evento dell'occhialeria internazionale, in calendario a Fiera Milano Rho dal 3 al 5 febbraio.
    Sette i padiglioni che accoglieranno 1200 espositori (25% in più dello scorso anno), provenienti da 50 Paesi, e previsione di visitatori da 130 nazioni. "L'attesa per questa 52ma edizione è fortissima perché tutto il sistema ha bisogno di ricevere energia per affrontare con ottimismo il nuovo anno", ha detto il presidente di Mido Giovanni Vitaloni.
    Come per tanti altri settori il filo conduttore è la sostenibilità ambientale, a cui le aziende danno una priorità assoluta soprattutto nella scelta dei materiali, con composizione o provenienza sempre certificata se di origine naturale, ma anche la loro qualità e capacità di durare nel tempo. Un trend tra futuro ed heritage, che si traduce in una ricerca negli archivi aziendali di segni, simboli e forme, operazione necessaria in un momento in cui molte aziende festeggiano i loro anniversari. Si recuperano colorazioni classiche e versatili o tonalità neutre con il ritorno dei mezzi toni come il grigio e il grigioverde, mentre i cromatismi ispirati alla natura si contrappongono a colori saturi, vividi o profondi.
    La luce diventa poi elemento costruttivo fondamentale degli occhiali. Lenti specchiate, materiali cangianti, ibridi, forme liquide o mascherine avvolgenti che diventano quasi una seconda pelle, talvolta con doppie lenti laterali. Per quanto riguarda gli stili il primo che emerge è quello dell'AI, tradotto però in Artisanal Intelligence. Vere e proprie sculture e microarchitetture, dove l'aspetto artigianale e l'intervento manuale scolpiscono materiali naturali come il corno, fondendoli con lavorazioni tecnologiche che trasformano la superficie con effetti ghiacciati e vetrosi, satinati, grezzi o ruvidi dandole una parvenza naturale e creando un effetto tattile, sensoriale.
    (ANSA).
   

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