E' la fashion week del debutto di Walter Chiapponi come direttore creativo di Blumarine, di Adrian Appiolaza da Moschino e di Matteo Tamburini da Tod's quella in programma a Milano dal 20 al 26 febbraio. Realizzata con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Agenzia ICE e del Comune di Milano, la settimana dedicata alle collezioni fall winter 2024-25 vede in calendario 161 appuntamenti tra sfilate, presentazioni ed eventi.
"Milano è pronta ad accogliere la Fashion Week dedicata alla donna e le stime - dice Alessia Cappello, assessora al Lavoro e Sviluppo Economico del Comune di Milano, con deleghe a Moda e Design - parlano già di crescita in termini di presenze in città di più del 10% rispetto allo scorso anno, con una stima di indotto pari a oltre 70 milioni". Per la settimana, "sono previste oltre 100mila persone, di cui oltre 50mila stranieri, molto al di sopra dei dati pre Covid" aggiunge il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa. Unico neo, la compressione del calendario, con il 20 febbraio dedicato alle conferenze, il 26 tutto alle sfilate digitali e 5 giorni centrali affollatissimi. Per questo Capasa auspica che da settembre ci sia un giorno in più in calendario: "Stiamo ragionando con i nostri partner per settembre, mi auguro - dice - che chiuderemo la trattativa nei prossimi due mesi. Partiamo da una situazione in cui siamo compressi, ma puntiamo ad avere un giorno in più in apertura".
Ad aprire la rassegna, questa volta, sarà la conferenza stampa 'Including Diversity' organizzata dall'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme a Camera Moda e African Fashion Gate. Sempre il 20, aprirà il Fashion Hub di Palazzo Giureconsulti, che ospiterà anche in questa edizione progetti che puntano su innovazione, artigianalità, sostenibilità e valorizzazione delle differenze. Per sostenere i brand emergenti, Camera Moda ha annunciato anche l'apertura del bando per l'assegnazione dei CNMI Fashion Trust Grant 2024, promosso dal Camera Moda Fashion Trust, dove nel 2023 Chiara Ferragni è entrata come membro del Comitato consultivo. Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati con l'ipotesi di truffa aggravata, realtà come Safilo e Pigna hanno interrotto i rapporti con l'imprenditrice digitale, mentre il Trust ha preso una posizione diversa: "Noi non crocifiggiamo le persone prima che lo faccia la giustizia, l'aspetto mediatico - sottolinea Capasa - non è il faro delle nostre scelte". Tutti, ovviamente, si chiedono se l'influencer sarà in prima fila alle prossime sfilate: "Vedremo tra qualche giorno, fa parte dei suoi rapporti personali, sono convinto che stia vivendo un momento complicato, prenderà le sue decisioni e in questo momento - conclude Capasa - mi sento solo di rispettarle. Noi per natura siamo garantisti".
Torna la Milano Fashion Week tra debutti e attese
Previsto un +10% di presenze e oltre 70 milioni di indotto