Tessuti naturali e preziosi, linee minimaliste, grande attenzione ai dettagli nella nuova collezione Spring/Summer di Vittorio Camaiani intitolata Ritorno in Oriente che ripropone un tema caro allo stilista marchigiano, il viaggio. La collezione ha sfilato a Roma, nella settecentesca Galleria del Cardinale Colonna di Palazzo Colonna che ha festeggiato per l'occasione il secondo anno della sua rinnovata gestione.
La collezione ha portato in scena l'estetica raffinata e lineare dell'Indonesia, a base di capi fluidi, di un'eleganza lineare e pacata, nei colori della vegetazione e dei tramonti orientali. Il minimalismo dello stile di Camaiani viene contaminato dalle fantasie batik stampate sulle sete naturali di Como su disegno del couturier di San Benedetto del Tronto e realizzate da Quarzia, azienda italiana che opera a Bali. La costruzione dei capi vive la contaminazione tra oriente e occidente da cui derivano le camicie fluide chiuse dall'obi giapponese, e i colli alla coreana delle giacche. I pantaloni sono larghi e corti alla caviglia oppure tagliati sopra al ginocchio, modello biker. Gli abiti da sera evocano atmosfere anni Trenta e sono pensati per feste che potrebbero svolgersi a Londra come a Shangai o Kuala Lumpur. Sfilano jumpsuit in seta stampata batik, completi a base di camicie di organza abbinate a pantaloni taglio smoking e a gilet in seta chiusi da alamari realizzati a mano. I long dress sono in chiffon double e crepe di seta. La palette cromatica varia dal verde giungla tropicale all'azzurro cielo, fino al rosa tenue, al beige e al bianco che simboleggiano l'essenzialità dello stile orientale attraversano lino, cotone, seta e organze di pesi diversi. Accessori, i cappelli di rafia a pagoda di Jommi Demetrio e le ballerine flat, mentre per la sera i sandali in raso hanno i tacchi alti (Lella Baldi). (ANSA).
L'oriente di Camaiani nella Galleria del Cardinale Cclonna
In pedana batik disegnati dallo stilista, tute e long dress