Tessuti di qualità, linee essenziali e piccoli prezzi, per capi che aspirano a durare nel tempo. Questo i segreti del successo globale di Uniqlo, colosso giapponese di retailing di abbigliamento, una delle principali holding del Giappone con sede a Tokyo, con vendite globali, per capirsi, pari a circa 2.
"Questa apertura rappresenta un passo molto importante per la nostra crescita ed espansione in Italia. Quando abbiamo iniziato a pianificare il nostro arrivo a Roma, la nostra attenzione è stata subito rivolta alle realtà locali, per cogliere il valore culturale e comprendere lo stile di vita della città. Attraverso un network di collaborazioni con artisti, artigiani, negozi e luoghi di ritrovo, siamo riusciti a capire cosa significa essere romani e a raccontare al meglio la nostra filosofia LifeWear". Parola di Mark Barnatovic, coo, ovvero chief operating officer di Uniqlo Italia. Così per l'inaugurazione Uniqlo ha collaborato con diversi partner romani, come riferisce Bernatovic. Per cominciare il giorno dell'apertura, ai primi 500 consumatori in fila davanti allo store, è stata offerta una colazione d'autore firmata dal pasticcere romano Fabrizio Fiorani. Poi ci sono altre collaborazioni con alcune aziende della capitale, di cui i vertici di Uniqlo vanno fieri. "The Flight Crossing Project" è un progetto in collaborazione con la comunità globale di fotografi Perimetro, dove una giovane fotografa romana, Benedetta Ristori, e un fotografo di Tokyo, Ulysses Aoki, si sono scambiati la vita per una settimana. I due hanno immortalato le loro esperienze con una macchina fotografica per raccontare le rispettive culture da una prospettiva nuova. Il risultato editoriale del progetto è esposto in una mostra aperta al pubblico fino al 28 aprile nella Galleria Sordi. "Roma Segreta" è invece uno spin-off del già noto festival "Romadiffusa", pensato per l'opening. In collaborazione con l'agenzia Bla Studio, Uniqlo ha realizzato una mappa dei luoghi segreti di Roma in prossimità del negozio di Via del Corso, inserendo botteghe artigiane, spazi d'arte e osterie tradizionali che difficilmente un comune visitatore riuscirebbe ad individuare.
Poi, per la prima volta in Italia, il colosso giapponese presenta UTme!, servizio di personalizzazione delle T-shirt della linea Ut. In occasione dell'apertura del negozio a Roma l'artista Simone Legno, gli illustratori Cecilia Sammarco e Giulio Castagnaro, hanno creato disegni originali, pensati per celebrare l'incontro tra la cultura nipponica quella romana. Re.Uniqlo Studio è lo spazio del brand dedicato alla riparazione, alla personalizzazione e al riciclo, situato al primo piano del nuovo flagship store con l'obiettivo di favorire il concetto di economia circolare, rendendo i capi duraturi nel tempo. Ma c'è anche una collaborazione con la sartoria locale Le Tre Sarte, per le riparazioni sartoriali. Inoltre, l'artista Cecilia Sammarco ha disegnato delle patch esclusive, che saranno disponibili come parte dei servizi di riparazione. Ridaje Roma è infine l'iziativa con cui Uniqlo ha adottato un'area verde nella città, Il Giardino del Diamante, grazie alla partnership con Ridaje, startup locale con la missione di risanare gli spazi verdi della città, con l'aiuto dei senzatetto trasformati in giardinieri urbani
Uniqlo a Roma, la moda giapponese, qualità a piccoli prezzi
1300 mq nella Galleria Sordi. Collaborazioni con aziende locali