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Stefano Ricci, viaggio in Cambogia con Steve McCurry

Presentato a Milano il nuovo capitolo del progetto 'Explorer'

Redazione Ansa

Dai volti pacifici del magnifico tempio di Bayon alla sacralità delle danzatrici Apsara, è un viaggio in Cambogia ripreso dallo sguardo unico di Steve McCurry il nuovo capitolo del progetto Stefano Ricci Explorer, presentato oggi al teatro Gerolamo di Milano insieme ai capi della collezione per la prossima estate, che sono protagonisti della campagna scattata nel Sud Est asiatico. "Quando questo progetto è nato, - racconta Filippo Ricci, a capo della creatività dell'azienda toscana - ho preso ispirazione dalle immagini di un mito della fotografia mondiale: Steve McCurry. Aver lavorato con lui nei templi Khmer, nella giungla e sulle acque che confluiscono nel Mekong rappresenta molto più di un'esperienza, è un capitolo principale della vita". Insieme al fotoreporter "abbiamo esteso le nostre esplorazioni - ricorda il direttore creativo - dal lago Bong Chhouk fino alla Kulen Elephant Forest dove i pachidermi si ritirano dopo una vita di lavoro e lungo il leggendario Mekong".

"Ricordo - sono le parole di McCurry - il mio primo viaggio in Cambogia alla fine degli anni '80, il complesso dei templi di Angkor era completamente deserto tranne pochi abitanti del villaggio locale, è stato come tornare indietro nel tempo". Ispirata dallo spirito dell'esplorazione, la collezione si dipana tra i toni naturali della terra, i verdi della foresta, i grigi dei templi di Angkor e il blu del cielo cambogiano che si riflette nel Mekong. Tutti i look sono realizzati in fibre naturali: "Per noi la sostenibilità è anche questo - sottolinea il ceo Ricci - tutti i nostri capi rispettano l'ambiente e sono pensati per durare anni e anni, per passare di padre in figlio". Un impegno legato alla sostenibilità che si estende anche ai Paesi dove vengono realizzate le campagne d'immagine e comunicazione: per mission Cambodia il brand fiorentino ha scelto di sostenere Wild Earth Allies nel reinserimento degli elefanti asiatici nel loro habitat naturale, con la formazione di personale dedicato e la riforestazione con 5.000 alberi. Dal punto di vista finanziario, nel 2023 la maison fiorentina ha registrato il record di ricavi, raggiungendo quota 215 milioni di euro, in crescita del 43% sul 2022.

"E' stato il fatturato più alto di sempre - sottolinea Niccolò Ricci - abbiamo dovuto assumere 50 persone per consegnare le collezioni che produciamo. Anche per il 2024 stiamo registrando un'ulteriore crescita del 10% nonostante la difficile situazione geopolitica". A fronte della crescente richiesta, il gruppo fondato nel 1972 ha recentemente concluso l'acquisizione di due società aretine, Petrarca Confezioni e Pantalonificio Chimera, con in dote un centinaio di lavoratori, che portano così a 800 i dipendenti del Gruppo. Nel breve periodo è poi prevista l'entrata in funzione del nuovo stabilimento di logistica, 4.000 mq nell'area di Peretola, e il conseguente trasferimento della Sartoria da Firenze al complesso di Fiesole. "Quando nel 2009 ci siamo trasferiti da Firenze all'area industriale di Fiesole, le esigenze di produzione erano di 3000mq - afferma Niccolò Ricci -. Lo scorso anno non erano più sufficienti gli oltre 9000mq raggiunti in due lustri". Archiviato il record storico di vendite, la maison continua a investire sul futuro, con prossime aperture a Hong Kong, al 103esimo piano del Ritz Carlton, Ho Chi Minh City e Houston.

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