"I dati di affluenza dei primi due giorni e mezzo indicano che dopo il grande aumento dello scorso giugno, 20% sul 2022, i compratori esteri registrano un'ulteriore crescita, sia pure lieve: penso che alla fine supereranno le 5.000 unità''.
Il numero delle affluenze italiane invece non conferma i risultati del 2023, diminuiscono del 6%, secondo quando illustra la nota diffusa questo pomeriggio.
"Devo dire che questo era ampiamente previsto, considerata la chiusura di tantissimi negozi in questi ultimi due, tre anni e l'andamento poco dinamico dei consumi interni - spiega Napoleone - L'idea che circola tra operatori e commentatori è che, contando su un relativo allentamento delle tensioni geopolitiche e sugli stimoli all'economia da parte delle istituzioni economiche e monetarie, dobbiamo attendere il 2025 per una decisa ripresa''. Secondo la nota il salone dovrebbe chiudere a quota 11.000 presenze di buyers, con una percentuale estera che arriverà al 45%.
I 15 mercati esteri più presenti a Pitti Immagine Uomo edizione 106 sono, nell'ordine, Germania, Olanda, Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Giappone, Turchia, Usa, Francia, Svizzera, Austria, Belgio, Corea del Sud, Polonia e Russia.
"Naturalmente non possiamo nasconderci la situazione difficile del mercato italiano. - commenta Antonio Dematteis, presidente di Pitti Immagine - E' vero che la distribuzione italiana di alto livello è presente senza defezioni, ma il problema è la debole dinamica dei consumi interni. Dobbiamo tutti fare una riflessione e capire come aprire una nuova fase di crescita e di fiducia: rappresentanze imprenditoriali e del lavoro, governo italiano, istituzioni europee''.
Pitti Uomo prosegue fino a domani compreso alla Fortezza da Basso. (ANSA).
Pitti Uomo, Napoleone 'buyer esteri aumentano, in calo italiani'
Previsioni di 5.000 compratori stranieri alla Fortezza da Basso