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La lezione di stile di Armani per la prossima estate

Giacche senza revers e calzoni morbidi, l'eleganza non teme il caldo

Redazione Ansa

 Non gli piace che si dica che Armani è sempre Armani, ma non si può negare che la sua moda abbia uno stile inconfondibile, fatto di discrezione ed eleganza, che sono da sempre la sua firma, riconoscibile anche da lontano. Come lo è la collezione uomo per la prossima estate che ha sfilato a Milano, summa impagabile non solo di un modo di vestire ma di un atteggiamento mentale, quello di chi - per riprendere una celebre citazione dello stesso Armani - preferisce essere ricordato piuttosto che notato.
Può essere rilassato e sorridente, ma non sarà mai trasandato, nemmeno sotto la canicola estiva, l'uomo immaginato da Giorgio Armani che, alla vigilia dei 90 anni, che compirà il prossimo 11 luglio, manda in passerella l'ennesima lezione di eleganza. Prendono appunti in prima fila, ospiti come Russell Crowe e Damien Chazelle, regista Oscar di La La Land.

 



Non ci sono scenografie a distrarre né trovate sceniche a far scattare l'applauso facile: nel teatro di via Bergognone parla solo la moda. E il messaggio è uno solo, ed è chiarissimo: si può essere eleganti anche nella stagione più complicata, l'estate. L'importante è non cedere alle facili sciatterie e in fondo - pare suggerire lo show - è semplice non farlo: bastano anche solo una bella camicia e un pantalone fluido a vestire l'uomo, secondo quella misura che è il metro dell'Armani pensiero.
Il punto di partenza per un abbigliamento estivo consono a un uomo è una palette di colori che sono la firma della maison: i greige, il mastice, il blu, accesi da punte di rosa e azzurro pallido, piccole concessioni alla leggerezza dei mesi più caldi.
E le stampe: palme per camicie e pantaloni di seta dalla foggia vagamente orientaleggiante, gilet da portare sulla pelle nuda, il logo o il semplice nome 'Giorgio' per le T-shirt da mettere sotto i blazer leggeri e destrutturati. Il focus non può che essere sul capo simbolo della maison, che il prossimo anno celebra i suoi 50 anni: la giacca, l'indumento che secondo Giorgio Armani non deve mai mancare nel guardaroba maschile. Ma Armani - come ha giustamente puntualizzato lui - non è sempre Armani, ma si rinnova ogni volta: così le giacche per la prossima estate sono tutte o quasi senza revers, mono o doppio petto, spesso dalla linea 'boxy', leggermente squadrata, abbinate a calzoni con le pinces dalla linea morbida, anche rastremati alla caviglia. Un look che diventa subito formale con l'aggiunta di una cravatta ma che si fa scanzonato con il foulard da marinaio al collo, il cappello di paglia, la camicia alla coreana e la sacca di corda buttata sulla spalla. E poi i tessuti, mai piatti, ma sempre vibranti, materici, anche leggermente stropicciati, piccola concessione alla leggerezza della stagione, così come la giacca da portare a nudo, solo con il pantalone, che chiude la sfilata.
Alla fine dello show, Giorgio Armani è uscito a salutare il pubblico in sala insieme a Leo Dell'Orco, braccio destro e responsabile dell'ufficio stile uomo, e Gianluca Dell'Orco, a capo dell'ufficio stile Giorgio Armani uomo, storico collaboratore, in azienda da trentacinque anni. 

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