"La moda è cultura, per questo è importante e deve restare lo specchio della cultura": sono alcune delle parole di Anna e Silvia Fendi che punteggiano la sfilata della collezione per la prossima estate del marchio di famiglia, che nel 2025 festeggia i suoi primi 100 anni.
Un anniversario celebrato dalla collezione in passerella oggi, di fronte a ospiti come Marina Abramovic, con gli interventi sonori di Anna Fendi e della figlia Silvia, che ricordano la fondatrice del brand, Adele, madre della prima e nonna della seconda.
Vengono pubblicati anche La signora Dalloway di Virginia Woolf e Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald. C'è modernismo nell'abbigliamento, nel design, nella decorazione e nel pensiero. Abbiamo affrontato la collezione tenendo conto di questi aspetti, come un amalgama di epoche, stati d'animo e tecniche - di allora e di oggi".
Con l'arrivo del centenario, oltre ai riferimenti all'effervescenza creativa del secolo scorso, c'è anche un'elevazione del quotidiano, con il pret-a-porter che si mescola alla couture, la sera che entra nel giorno. Non a caso la sfilata si apre con una tunica trasparente ricamata a motivi art deco, per poi presentare t-shirt e sottovesti in seta e organza, montoni a vestaglia, bluse in cocco, abbinate a stivali realizzati in collaborazione con Red Wing.
Tra le borse, il modello di punta è la Mamma Baguette, un altro omaggio alla fondatrice della maison Adele Fendi, così come lo sono i gioielli disegnati da Delfina Delettrez Fendi, con un motivo che è un'evoluzione della Selleria, inizialmente realizzata dai maestri sellai romani, scelto come filo conduttore tra passato, presente e futuro.
Se Silvia Venturini Fendi, direttrice artistica Accessori e Uomo, dovesse scegliere un simbolo per questo centenario, dice che punterebbe sulla qualità, che "è il punto numero uno, oltre alla bellezza del design. Penso sempre al legame tra la moda e il tempo: credo che la qualità sia l'elemento caratterizzante. È la testimonianza senza tempo di ciò che è stato realizzato nei nostri cento anni di storia. In quanto fondatrice di Fendi, era anche l'ossessione di mia nonna Adele, sia a livello personale che professionale: la qualità". Un'ossessione passata di generazione in generazione, e soprattutto di donna in donna, dalla capostipite Adele alle cinque figlie fino, oggi, a nipoti come Delfina.
Fendi tra déco e couture, 'la moda è cultura'
Abramovic tra gli ospiti, in passerella omaggio alla fondatrice