Uno sguardo al passato e un altro al futuro: il novantenne Giorgio Armani approda a New York con un carnet di appuntamenti che include un incontro con le clienti a Bergdorf Goodman's, il grande magazzino di lusso sul Central Park che mezzo secolo fa fu il suo passaporto di ingresso negli Usa, poi l'inaugurazione il 16 ottobre del nuovo flagship su Madison Avenue interamente ridisegnato e il 17 la sfilata della prossima collezione primavera-estate per la prima volta fuori da Milano. È un omaggio all'America "e a New York in particolare, dove ho trovato il mio primo vero pubblico - una intera generazione di uomini e donne desiderose di rappresentarsi in un nuovo modo", ha detto lo stilista a Harper's Bazaar, spiegando che quel che ama del pubblico americano è "la sua apertura a nuove proposte ma anche la sua lealtà".
Armani a New York è personalmente legato: nel 2001, arrivato in città per inaugurare alcuni negozi, rimase bloccato dopo le stragi delle Torri Gemelle. Nel 2013 era tornato per portare nella Grande Mela uno dei suoi eventi One Night Only al SuperPier dell'Hudson River Park con 700 ospiti vip tra cui Glenn Close, Leonardo DiCaprio, Lauren Hutton e Renee Zellweger. In occasione di quella trasferta l'allora sindaco Michael Bloomberg aveva proclamato il 24 ottobre Giorgio Armani Day: un riconoscimento per l'antico rapporto con la città, compreso il contributo all'economia locale e il sostegno alle scuole.
Il flagship in un edificio di 12 piani all'angolo tra 65/a e Madison Avenue che lo stilista ha contribuito a disegnare con lo studio di architettura Cookfox e Victoria Hagan avrà dieci appartamenti di lusso sopra le boutique Casa/Armani, Giorgio Armani e Armani/Ristorante, quest'ultimo affidato allo chef Antonio D'Angelo in nome del rispetto per gli ingredienti stagionali. Tutte le unità abitative sono sotto contratto, ha annunciato la Sl Green Realty Corporation, con le vendite in via di perfezionamento entro l'anno. "In questo modo ho trasformato in realtà la mia fantasia di essere regista: "Dopo aver vestito i personaggi, gli ho dato i mobili, la casa, poi i fiori, i ristoranti, i dolci e tanto ancora", ha detto Armani.
'Re Giorgio' ha debuttato negli Usa alla fine degli anni Settanta. Amato da divi come Richard Gere (American Gigolò del 1980) e artisti come Jean-Michel Basquiat, che amava dipingere in un completo dello stilista e a piedi scalzi, ha trovato nuova popolarità tra giovani star: a maggio Hunter Schafer ha sfilato al festival di Cannes con una versione custom made di un abito da sera iridescente Spring 2011 Armani Privé che l'ha fatta entrare in tutte le liste delle meglio vestite. Spopola anche l'Armani Vintage: secondo la piattaforma di resale di lusso Vestiaire Collective, le ricerche per capi Armani d'annata sono aumentate del 50% solo quest'anno. (ANSA).
Armani a New York per un nuovo flagship e una sfilata
Tra le clienti da Bergdorf che fu suo punto di ingresso in Usa