La crisi si fa sentire, ma Pitti Uomo non si tira indietro: "Non ci possiamo nascondere che il momento sia difficile, ma c'è sempre una via d'uscita" dice il presidente di Pitti Immagine Antonio De Matteis, presentando a Milano l'edizione numero 107 del salone dedicato al menswear, in programma dal 14 al 17 gennaio alla Fortezza da Basso a Firenze.
"È un momento che tutti conosciamo bene, che possiamo definire, con ottimismo, di transizione per la moda" spiega il patron di Kiton, aggiungendo che se da una parte "soffre la filiera che risente degli ordini fatti 6 mesi prima," dall'altra "questo sfasamento temporale va capito".
Ci crede anche l'Ad Raffaello Napoleone: "La moda sta vivendo una complessa fase di transizione - commenta - che noi di Pitti Immagine non possiamo limitarci a osservare: dobbiamo darne un'interpretazione, tradurla in scelte di mercato e contenuti di comunicazione, anche rischiando". Per esempio, nell'edizione numero 107, in cui si accenderanno le luci sulle collezioni Autunno/Inverno 2025 di circa 790 brand, di cui il 45% esteri, "abbiamo spinto più che in passato, sul mix merceologico, mescolando in modo audace - spiega ancora Napoleone - le carte tra fashion e lifestyle", come nel progetto speciale dedicato alla comunità del running, al suo debutto.
Il salone, oltre al viaggio nel menswear suddiviso in cinque sezioni (Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out), questa stagione avrà due guest designer: Satoshi Kuwata, con il primo fashion show del suo marchio Setchu, vincitore del CNMI Fashion Trust Grant 2023 per designer indipendenti e dell'LVMH Prize for Young Fashion Designer 2023, e MM6 Maison Margiela, con una collezione 100% menswear creata solo per Pitti.
A supportare i saloni nel programma di incoming di buyer e professionisti della comunicazione esteri, il ministero degli Affari Esteri e l'Ice.
A lanciare il salone, la campagna 'I'm on fire', che anticipa il tema della rassegna invernale, l'elemento del fuoco che ispirerà anche gli allestimenti in Fortezza da Basso. "È il riconoscimento della forza generativa di questo elemento primo", commenta Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine.
"Il fuoco riunisce e scalda i corpi e le anime, attrae l'attenzione e segnala la direzione, serve a giocare, a meravigliare, a ispirare, a fondere vecchie idee e abitudini e a forgiarne di nuove. Come fa la moda. Faremo - garantisce Poletto - scintille, accenderemo desideri, metteremo a fuoco problemi e proposte. Come fa sempre Pitti Uomo". (ANSA).
Pitti Uomo, la moda in un momento difficile, rischiare è la via d'uscita dalla crisi
Dal 14 al 17 gennaio l'edizione numero 107 del salone fiorentino