(ANSA) - NEW YORK, 24 GEN - "Eravamo d'accordo che doveva
essere una scena di sesso simulato, ma quando abbiamo cominciato
a girare lui è entrato davvero dentro di me": l'attrice di
"Westworld" Evan Rachel Wood torna ad accusare di stupro Marilyn
Manson in un nuovo documentario, "Phoenix Rising", presentato al
Sundance e in onda in marzo su Hbo.
Sarebbe successo sul set del video destinato ad accompagnare
il singolo del 2007 "Heart-Shaped Glasses (When the Heart Guides
the Hand)". Manson l'aveva fatta bere (sul set c'è una bottiglia
di assenzio) e l'allora giovanissima Rachel ha ammesso che aveva
più veramente il controllo di se stessa per obiettare alle
azioni del musicista. "Non ero mai stata in una situazione così
poco professionale fino a quel giorno. C'era il caos totale, non
mi sentivo sicura . Ma non sapevo come dire di no, perché ero
stata condizionata a non replicare mai, a stringere i denti e
andare avanti". L'attrice ha aggiunto che la troupe era
imbarazzata: "Nessuno sapeva cosa fare".
Quell'incidente - ha detto nel documentario - l'ha fatta
sentire disgustata di se stessa, come se fosse stata lei a fare
qualcosa di vergognoso. "Il video - ha aggiunto - segnò l'inizio
della violenza di cui poi' ci fu una escalation nel corso della
nostra relazione".
La Wood aveva rivelato un anno fa che il controverso cantante
di "Antichrist Superstar" era il partner a cui aveva fatto
riferimento quando nel corso degli anni si era dichiarata
vittima di violenze domestiche. L'attrice e Manson (vero nome
Brian Warner) hanno avuto una relazione diventata pubblica nel
2007 quando lei aveva 19 anni e lui, 38enne, stava divorziando
dall'attrice burlesque Dita von Teese. I due avevano annunciato
il matrimonio nel 2010 per separarsi di lì a poco.
In uno show di solidarietà con la Wood almeno altre quattro
donne avevano poi postato le loro esperienze raccontando di aver
subito da Manson atti di violenza anche sessuale, abusi
psicologici e altre forme di coercizione. (ANSA).
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