Harry Styles torna sulla copertina di "Rolling Stone" stavolta come star globale su tutte le 14 edizioni internazionali (ed e' la prima volta nella storia della rivista fondata nel 1967 da Jann Wenner). "La scoperta della sessualita' e' un viaggio", dice l'ex One Direction nell'intervista a tutto campo in cui affronta anche i temi della sua vita privata, la salute mentale, la politica e i prossimi progetti di carriera. Primo uomo l'anno scorso sulla copertina di 'Vogue', impegnato in una serie di concerti al Madison Square Garden dopo l'uscita dell'album "Harry's House", Styles e' fotografato su Rolling Stones in capi decisamente gender fluid firmati Gucci, Marni, Vivienne Westwood e JW Anderson. Il cantante - ora anche attore dopo il ruolo in "Dunkirk" e mentre si prepara l'uscita di "My Policeman", in cui interpreta la parte di un poliziotto gay nell'Inghilterra degli anni Cinquanta quando l'omosessualita' era illegale e di "Don't Worry Darling" con la regia della girlfriend Olivia Wilde - respinge come "sciocche" le accuse di "queerbaiting", che lui cioe' faccia leva sull'estetica queer per aumentare la propria base di fan senza pero' dichiararsi parte della comunita' Lgbtq. "A volte la gente dice: Sei stato pubblicamente solo con donne', e non credo di essere mai stato pubblicamente con qualcuno. Se qualcuno ti fotografa con qualcuno, non significa avere una relazione". Quanto alla sessualita', per Harry e' un viaggio. "Tutti, me compreso", spiega, tornando a parlare di "My Policeman" che dal 4 novembre sara' in streaming su Amazon, "fa un viaggio per capire la propria sessualita' e trovarsi a proprio agio in quel che si e'". Parte di questo viaggio e' l'appuntamento settimanale con lo psicologo: "Facevo esercizio fisico e mi prendevo cura del mio corpo ogni giorno, perché non avrei dovuto fare lo stesso anche con la mia mente?" Inevitabili le domande sulla relazione (moltoi criticata dalla base, anche a causa della differenza di eta', 28 anni lui, 38 lei) con la Wilde che lo ha diretto al fianco di Florence Pugh in "Don't Worry Darling": "E' difficile pensare che, se una persona e' vicina a me, venga presa ostaggio da un angolo di Twitter. Io volevo solo cantare - ha aggiunto la pop star - non volevo entrare in questo mondo se avessi saputi che avrei fatto del male in questo modo". Styles non ama i social: sta su Instagram, ma non ha un account TikTok considera Twitter "una tempesta di merda di gente che cerca di essere terribile con altra gente". "My Policeman" e "Dont'Worry Darling" debutteranno rispettivamente a Venezia e a Toronto e, soprattutto per il secondo, le attese sono di una nomination agli Oscar, ma Styles non ritiene che il passaggio dalla scena pop al cinema sara' per lui permanente: "Non immagino che faro' film per un bel po'", afferma, smentendo voci che lo vorrebbero in un prossimo "Guerre Stellari". Quanto alla politica, per il cantante britannico sono i temi della razza e dei diritti delle donne ad appassionarlo: "Fingere che come persona bianca non parti avvantaggiato, questo non è vero. Non riesco ad immaginare quanto sia spaventoso essere una donna in America al momento".
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