Un senso di solitudine "l'abbiamo vissuto tutti, prima e dopo il covid, e si è intensificato negli ultimi anni: viviamo da una parte un'iperconnessione e un forte isolamento dall'altra. E' un paradosso, abbiamo tantissime informazioni e sempre più strumenti a cui attingere, c'è un accorciamento delle distanze pauroso, ma questo scatena una reazione contraria e opposta, invece di sentirci più vicini ci sentiamo fondamentalmente e profondamente soli".
Protagonista della storia è Amanda (Porcaroli), 24enne "con una logica molto ferrea, combatte il senso comune", spiega la regista del suo personaggio che non si ritrova nelle caselle in cui gli altri, famiglia in primis, vorrebbero rinchiuderla. La ragazza matura un desiderio: trovare una migliore amica. Compito non facile, così la papabile diventa Rebecca (Bellugi), coetanea non meno problematica, che Amanda frequentava da bambina.
"Vedo quest'isolamento anche nella generazione dei 17enni, quella di mio fratello - aggiunge l'interprete di Baby -. Io almeno uscivo, mi vedevo con gli amici. Loro tornano a casa e giocano da soli sulla playstation, connessi ma senza vedersi.
Dobbiamo impegnarci per ritrovare il contatto umano". Non si può pensare "di eliminare i social, ma si potrebbe trovare un formula più sensata per usare questi canali, insegnare a ragazzi nati con Netflix diverse forme di socialità". Amanda vive proprio un senso "di non appartenenza, si sente non compresa: emozioni che a volta ho provato anch'io". In comune con Amanda "c'è una vaga linea di alterazione - aggiunge sorridendo l'attrice -. Lei ha un umorismo molto nelle mie corde". (ANSA).
Benedetta Porcaroli, siamo iperconnessi e isolati
Al Lido e a Toronto con 'Amanda'. Nel cast anche Michele Bravi