La quinta accusatrice non si presenta a deporre e il giudice del processo contro Harvey Weinstein a Los Angeles, Lisa Lench, riduce da undici a sette i capi di imputazione di cui deve rispondere l'ex re di Hollywood nella città in cui un tempo faceva il bello e il cattivo tempo.
Due capi di accusa di stupro con la forza e altri due per sesso orale forzato sono stati derubricati in quello che rappresenta un successo parziale per Weinstein che già sta scontando una condanna a 23 anni nello stato di New York.
Si aggrava intanto oltre-atlantico la situazione di Kevin Spacey, un altro vip del cinema al centro di accuse per molestie sessuali. Il due volte premio Oscar, licenziato in tronco dallo show di Netflix 'House of Cards', dovrà rispondere di sette nuovi reati tra cui tre episodi di aggressione sessuale, ha annunciato la procura britannica, tutti relativi alla denuncia di un unico individuo.
A Los Angeles intanto è tornata sul banco dei testimoni Jennifer Siebel Newsom, ora moglie del governatore della California Gavin Newsom, che vuole mandare Weinstein in prigione per uno stupro che sarebbe avvenuto nel 2005. Il controinterrogatorio da parte degli avvocati dell'ex produttore è stato brutale, con il difensore di Weinstein, Mark Werksman, che ha fatto di tutto per dimostrare che il sesso fu consensuale.
Con l'uscita di scena della "Jane Doe n. 5", Siebel Newsom è stata la quarta e ultima tra le accusatrici di Weinstein a testimoniare contro di lui. L'ex produttore, che inizialmente rischiava 140 anni di prigione, ne ha adesso di fronte potenzialmente 60 se riconosciuto colpevole di tutti e sette i capi di imputazione. (ANSA).
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