Come si fa ad esprimere solidarietà, a dare visibilità ad una rivoluzione in atto su cui le diplomazie internazionali stanno facendo ben poco? "Io ci provo a non girarmi dall'altra parte, avrò la mia età, ma la mia indignazione è talmente forte che a stare zitta non ce l'ho fatta proprio" così Marisa Laurito racconta all'ANSA il suo impegno in prima linea per l'Iran. Dall'attrice votata alla commedia, dalla direttrice del teatro Trianon di Napoli, dall'artista famosa per verve ironica non ti aspetteresti forse una barricadera di prima linea.
Si era mai indignata così tanto per qualcosa? "Non è la prima volta nella mia vita ma è la prima volta che accade uno sterminio davanti agli occhi di tutti, 18mila e oltre arrestati centinaia di vittime, la massima parte giovanissimi. In Iran c'è una rivoluzione vera e propria e la repressione è feroce".
Il prossimo passo? "Non sono da sola, c'è un gruppo di persone che sostiene questo progetto come Luciano Stella, Tosca, Edoardo Bennato, Gianni Pinto. Intanto una prima iniziativa è a Napoli il 7 gennaio al Trianon con brani, canzoni e letture simboliche in un accorato flash mob solidale per la regia di Davide Iodice, gli interventi tra i tanti di Marina Confalone, Patrizio Rispo, Pegah Moshir Pour, Valeria Parrella, presenti anche Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania e ancora il presidente della Federazione della Stampa, Giuseppe Giulietti con l'adesione di Amnesty International Italia.
L'artista Laika ci ha concesso un suo disegno su Donna Vita Libertà. L'iniziativa prenderà il via dal Teatro Trianon Viviani sabato 7 gennaio alle ore 12, per poi gemellarsi con altre città italiane, come il 21 gennaio, quando la protesta alle ore 17 si sposterà a Roma, all'Officina Pasolini in viale Antonino San Giuliano 187. Vogliamo fare il primo flash mob solidale del mondo dello spettacolo italiano per il popolo iraniano". (ANSA).
Marisa Laurito: "è ora di mobilitarsi per l'Iran"
Una petizione online con quasi 90mila firme e un flash mob