Un'incognita pesa sulla cerimonia di incoronazione di re Carlo III che il rigido protocollo reale ha già definito in tutti i dettagli: la presenza di Harry e Meghan.
Dopo settimane di illazioni e retroscena è il Sunday Times a chiarire che sì, i Sussex ribelli sono stati invitati, ma non hanno ancora fatto sapere se il 6 maggio voleranno nel Regno o se rimarranno nell'esilio dorato di Montecito, a Santa Barbara.
Secondo il giornale britannico che cita un portavoce della coppia, il principe Harry "ha recentemente ricevuto una e-mail dall'ufficio di Sua Maestà sull'incoronazione" del padre ma, ha precisato lo stesso portavoce, "una decisione immediata sulla presenza del Duca e della Duchessa non sarà comunicata da parte nostra in questa fase".
Difficile prevedere se a prevalere sarà un residuo senso di appartenenza alla 'Firm' da parte del principe o la voglia, complice Meghan, di consolidare lo strappo. Anche perché ad avvelenare ulteriormente il clima nella Royal Family ci ha penato lo stesso Carlo che, secondo i media britannici, ha deciso di sfrattare la coppia da Frogmore Cottage, residenza nella tenuta di Windsor donata ai duchi di Sussex per il loro matrimonio dalla defunta regina Elisabetta. E' vero che i due vi soggiornavano solo nelle sempre più rare trasferte nel Regno Unito dopo la Megxit, ma è anche vero che lo sfratto, a quanto pare recapitato ai destinatari il giorno dopo l'uscita (il 10 gennaio scorso) di 'Spare', l'esplosiva autobiografia di Harry che ha sparato a zero contro i congiunti, suona come la definitiva consacrazione del 'minore' a pecora nera di casa Windsor.
Del resto la popolarità di Harry presso i sudditi di Sua Maestà segna il passo. Alcuni sondaggi pubblicati di recente dal MailOnline rivelano che solo il 38% dei britannici vorrebbe vedere il secondogenito di Carlo e Diana all'evento, mentre il 36% sarebbe contrario. E più in generale, rivelano gli stessi sondaggi, gli inglesi "preferirebbero che la moglie Meghan e il principe Andrea (coinvolto nello scandalo sessuale Epstein, ndr) non si presentassero".
A ribadire la distanza dalla 'Firm' ci ha pensato peraltro lo stesso Harry in un'intervista con Gabor Matè, medico e scrittore ungherese specializzato in dipendenze, diffusa online e riservata solo agli acquirenti del suo libro. Il principe ha confessato che "si è sempre sentito leggermente diverso" dalla sua famiglia, al pari della sua defunta madre. Al medico intervistatore ha poi detto di temere di perdere i ricordi di Diana, e di voler "soffocare" di affetto i suoi figli Archie e Lilibet per evitare loro gli stessi "traumi" o "esperienze negative" da lui vissute, tenendo a precisare che sniffare cocaina "non è stato niente per me" ma "la marijuana è diversa, in realtà mi ha davvero aiutato". Harry ha insistito sul fatto di non ritenersi una "vittima" e di non aver voluto cercare simpatie scrivendo il libro, ma che dopo la sua pubblicazione si è sentito "incredibilmente libero". Dichiarazioni che allontanano ulteriormente un riavvicinamento. Nessun commento, come da tradizione, da parte di Buckingham Palace.
Harry e Meghan invitati all'incoronazione di Carlo. Ci saranno?
Dalla coppia nessuna risposta. Lui: 'Sono sempre stato diverso'