Rubriche

Billy Porter, da Pose a James Baldwin

L'attore nel ruolo dello scrittore e attivista afro-americano

Redazione Ansa

Billy Porter da Pose a James Baldwin: l'attore della pluripremiata serie di Netflix sulla vita notturna a New York all'apice dell'Aids si trasformerà nello scrittore, critico e attivista afro-americano in un nuovo film di cui sarà il produttore assieme a Byron Allen di Media Group Pictures. Porter e Dan McCabe scriveranno anche la sceneggiatura, adattata dal libro del 1994 James Baldwin: A Biography di David Leeming che dello scrittore fu amico per 25 anni fino alla morte.
E' da anni che Porter, vincitore di Emmy, Grammy e Tony ma ancora non di un Oscar, covava il progetto di cui dà ora notizia Variety. Il 53enne veterano di Broadway da tempo manifestava non solo ammirazione, ma anche vicinanza emotiva con l'autore di Gridalo Forte, La Stanza di Giovanni, La Prossima Volta il Fuoco e Questo Mondo Non è Piu' Bianco, un uomo impegnato per decenni su due fronti rivoluzionari, quello dei Neri d'America e quello omosessuale. Porter aveva citato Baldwin nel 2019, nel suo discorso di accettazione dopo aver vinto un Emmy per Pose: "Come uomo queer afro-americano mi trovo, proprio come Baldwin, perennemente in uno stato di rabbia. Io esisto per via di James Baldwin. Sto sulle spalle di James Baldwin e intendo espandere la sua legacy per generazioni a venire". Ora quel momento sta per arrivare: il film prenderà le mosse da Harlem dove lo scrittore era nato nel 1924 e adolescente era entrato in rivalità con il patrigno predicatore, ne seguirà le orme da expat in Europa, quando la vita negli Stati Uniti era diventata per lui difficile per la discriminazione degli omosessuali e il razzismo, e affronterà anche il ruolo nelle lotte per i diritti civili e la giustizia razziale. Nel libro di Leeming, un professore di letteratura inglese all'Università del Connecticut che lo conobbe nel 1961, quando entrambi abitavano a Istanbul, Baldwin è descritto come un uomo "complesso, agitato, ispirato e brillante che aveva "un dono per la comprensione e l'amore".
Leeming fu vicino a Baldwin fino alla morte nel 1987 a Saint Paul de Vence in Francia, che era diventata la patria di elezione dello scrittore. Aveva il fratello David a prendersene cura negli ultimi giorni e poi ne aveva catalogato le carte, sia quelle conservate in Francia che quelle archiviate a New York. Premio Tony per il musical Kinky Boots, Porter da 16 anni è sieropositivo, ma solo due anni fa ha superato la vergogna della diagnosi, rompendo il silenzio che l'aveva costretto a mantenere il segreto con i suoi più stretti collaboratori e perfino con la madre.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it