(ANSA) - ROMA, 16 MAG - Diabolik ed Eva Kant hanno saputo che
un tesoro si cela tra i resti romani su cui sorge la Rinascente
di Via del Tritone e Roma. Così decidono di rubare le sembianze
di un uomo e di una donna dello staff per impadronirsene, ma
stavolta puntano ai manager.
La bellissima criminale dagli occhi verdi, interpreta nei film
dei Manetti Bros, da Miriam Leone, appare per la prima volta nel
terzo episodio della saga. L'arresto di Diabolik ribalta tutte
le convenzioni della letteratura fumettistica. Se fino ad allora
il ruolo della compagna del protagonista era quello di mettersi
nei guai per farsi salvare, alla prima apparizione è invece Eva
a salvare Diabolik dalla ghigliottina. "Una donna come solo due
donne potevano inventare" afferma Mario Gomboli, storico
soggettista e oggi direttore della casa editrice Astorina,
"diversa da tutte le eroine che l'avevano preceduta e da tutte
quelle che tenteranno d'imitarne il fascino".
Il drammatico passato di Eva, prima del suo incontro con
Diabolik, è stato raccontato in un Grande Diabolik uscito nel
2003. Nel mese di maggio, a vent'anni di distanza dalla prima
uscita, Astorina lo riporta in edicola con una nuova formula e
una veste editoriale di pregio. L'episodio in edicola dall'1
giugno, La lama che uccide, sarà poi arricchito dalla presenza,
in allegato, dell'albo inedito Colpo all'Acquedotto.
L'Exhibition area di Rinascente ospiterà anche una selezione di
opere d'arte firmate dal maestro Boris Dondè, che assieme al suo
agente e ceo di Ganas Sa Matteo Spangaro ha dato vita a una
collezione inedita di 24 pezzi unici. (ANSA).
I 60 anni di Eva Kant con un fumetto dedicato
Diabolik con le sembianze dell'ad di Rinascente ruba nello store