(ANSA) - CANNES, 17 MAG - "Boicottato in America? Boh, no,
sì..
Il film ha avuto 7 minuti di applausi e ovazioni in sala per
lui. Il quale ha però dato buca alla cena di gala di apertura
all'hotel Carlton. C'erano invece Maiwenn, il resto del cast,
oltre al delegato generale del festival Thierry Fremaux, alla
presidente Iris Knobloch, alla Palma d'oro onoraria Michael
Douglas con la moglie Catherine Zeta Jones, le giurie al
completo. Alla conferenza stampa convocata alle 12, la prima di
cinema dopo mesi e mesi in cui si è parlato di Depp in termini
di violenza domestica, diffamazione, ingiurie e simili, l'attesa
era alle stelle e la fila fuori infinita. Ma Depp ha brillato
per assenza, al punto da temere non arrivasse più, mentre
l'incontro con la regista Maiwenn e gli altri interpreti andava
avanti non senza imbarazzi per la sedia vuota. Poi magicamente e
con tutto il suo carisma dopo quasi un'ora di ritardo si è
spalancata la porta ed è apparso lui. Capelli lunghi sulle
spalle, solito corredo di gioielli, soliti occhi con il kajal
nero da pirata dei Caraibi, occhiali con le lenti affumicate
blu. E quando gli chiedono cosa pensa di tutto quello che si è
scritto su di lui, anche in questi giorni, Depp risponde: "cose
positive e negative, c'è del fantastico e dell'orribile, ma
Cannes è un circo mediatico e si sa". Quanto a Jeanne du Barry,
girato in un momento davvero complicato della sua vita, Johnny
Depp esprime gratitudine più volte a Maiwenn e alla troupe e ai
colleghi, "una specie di miracolo, tutto il resto non ha
importanza". (ANSA).
Johnny Depp, 'bannato in Usa? A Hollywood non penso'
"Quale ritorno, non ero andato da nessuna parte"