Manifestazione a Londra da parte di centinaia di attori britannici e rappresentanti delle maestranze del cinema, del teatro e della tv in segno di solidarietà con lo sciopero ad ampio raggio proclamato a Hollywood - il primo del genere dopo oltre 60 anni - da circa 160.000 colleghi attivi negli Usa e aderenti al sindacato dello US Screen Actors Guild (SAG-AFTRA). Fra i protagonisti del raduno - svoltosi a Leicester Square, nel cuore della capitale del Regno, luogo simbolo di tante prime cinematografiche come quella della settimana scorsa del blockbuster annunciato Barbie - star come Imelda Staunton, Simon Pegg, Hayley Atwell o come Jim Carter di Downton Abbey. Parafrasando il popolare canto di sapore rivoluzionario del gruppo cileno degli Inti-Illimani ("El pueblo unido jamàs serà vencido") i presenti hanno scandito slogan come: "Luvvies united will never be defeated": dove la parola gergale "luvvies" in inglese è usata in modo autoironico per riferirsi ad attrici e attori. In prima fila anche il 77enne scozzese Brian Cox, reduce dal clamoroso successo televisivo mondiale della serie 'Succession', in cui ha interpretato la parte di Logan Roy, vecchio squalo dei media, il quale ha colto l'occasione anche per sparare a zero sui pericoli dell'utilizzo futuro dell'Intelligenza Artificiale (IA) nello spettacolo come in altri ambiti della realtà umana. Una tecnologia - ha affermato Cox, riecheggiando la denuncia di "minaccia esistenziale" evocata già dal sindacato degli autori americani - che "comporta rischi davvero gravi" per l'industria dell'intrattenimento, attraverso la possibile manipolazione dell'immagine; e che quindi "va fermata". (ANSA).
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