La strada, gli amici, il liceo, la scommessa del cinema, prima come attore e ora anche come regista: Alessandro Roia è atteso alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo primo film da regista, Con la grazia di un Dio. E le ansie, i timori e il travaglio di questa nuova scommessa li racconta a Stories, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24.
Al liceo la svolta, grazie a dei professori capaci di stimolare la sua curiosità e avvicinarlo al mondo del cinema: "Devo dire la verità, mi hanno dato una grande 'salvata' ". Poi finalmente il suo ingresso al Centro Sperimentale di Roma: "Sono stato il primo a credere in me stesso. Ricordo ancora lo sguardo di mio padre quando gli dissi che volevo fare l'attore, passò il terrore nei suoi occhi" scherza.
E dopo ancora i provini, tra cui quello per 'Romanzo Criminale', che lo consacrò al grande pubblico: "Mi presentai con camicia e pantaloni anni '70 di mio padre, crocifisso al collo e capelli cotonati" e una grande lezione di vita, appresa da Stefano Sollima e che oggi si sente di condividere coi giovani attori: "Quando varcate la porta per fare un provino non state andando ad elemosinare. State andando a risolvere il problema di un regista che ha una mancanza, gli manca il personaggio. E questo è un modo di vedere dall'altra parte". (ANSA).
Alessandro Roia, scuola e amici mi hanno salvato dalla strada
A Stories (Sky Tg24) parla dell'esordio da regista a Venezia