"Non mi sento un maestro. Non mi sento un genio.
"Mi sento solo uno che ha avuto tanta fortuna - ha aggiunto.
- Quella di essere cresciuto in una cultura che sosteneva il sistema assistenziale e sanitario nazionale, che dava valore alle arti, alle scuole pubbliche, che ho potuto frequentare, e che pensava che la mobilità sociale fosse una cosa positiva".
Riferendosi poi a Ships, l'evento commissionato dalla Biennale e presentato il 21 ottobre al Teatro La Fenice, Eno ha evidenziato che "la Biennale ha una tradizione di sostegno a tutte le arti e ogni musicista vuole suonare in Italia. Il pubblico fa parte dell'evento e ieri sera ho sentito la cultura italiana alle mie spalle a sostenermi, perciò ero sicuro che non avrei fallito. Grazie a grazie di nuovo a Lucia (Ronchetti)".
(ANSA).
Brian Eno, 'non mi sento un maestro né un genio'
Riceve il Leone d'oro alla carriera della Biennale Musica