Matteo Garrone, a Berlino per gli European Film Awards (è in corsa con Io Capitano per miglior film e regia), nonostante il jet lag (viene da New York), si lascia andare a una lunga conversazione in cui parla del suo film, di cinema, sport e futuro.
"Ho praticato tanti generi - dice nella hall di un albergo berlinese -, mi manca solo un film di sport, genere su cui sono state già fatte tante opere straordinarie, penso a Rocky, a Million Dollar Baby e a Toro Scatenato".
Il suo prossimo film potrebbe allora essere dedicato allo sport? "Perché no, ma sempre nella prospettiva di raccontare una condizione umana che è un po' la mia filosofia. A proposito di sport, anni fa ho tentato di comprare i diritti di Open di Andre Agassi, ma non me li hanno dati, sarebbe stato stupendo raccontare la sua fantastica storia - dice il regista che ha un passato di enfant prodige del tennis -. A me lo sport commuove, mi capita anche di fronte a una corsa di atletica. Non ci posso fare nulla".
E tornando al suo passato di promessa del tennis all'età di undici anni racconta: "Al Fleming un mito come Borg mi ha guardato giocare per circa trenta secondi e poi mi ha anche regalato una sua racchetta firmata che ovviamente ancora posseggo".
Perché smise di gareggiare? "A un certo punto ho capito che c'erano atleti più giovani di me che mi avevano superato, capii che era ora di smettere, anche se c'è stato un momento in cui ero ai primi posti in classifica e si scommettevano bei soldi sulla mie partite".
Nessun pentimento? "Nessuno. Se avessi continuato mi sarei ritrovato a fare il maestro di tennis come è capitato a molti miei amici di allora". (ANSA).
Matteo Garrone, 'mi piacerebbe girare un film sullo sport'
Il regista a Berlino, in corsa agli Efa con Io Capitano