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Franca Leosini, 90 anni per la regina del noir in tv

"Capire, dubitare, raccontare", le sue Storie Maledette un cult

Redazione Ansa

La storia del crimine privato come "un grande romanzo della vita", scandagliato attraverso il suo sguardo da attenta indagatrice dell'animo umano che si accosta ai protagonisti non per giudicare, ma per ricostruire cosa li abbia spinti nell'abisso. Il metodo, lo studio meticolosissimo di migliaia di pagine di atti processuali, guidato dalla regola di sempre, "capire, dubitare, raccontare", e condensato in leggendari quadernoni fitti di appunti sottolineati in colori diversi. Lo stile, diventato un marchio: tailleur, messa in piega scolpita, sintassi impeccabile e metafore ardite. Franca Leosini, la regina di Storie Maledette, la conduttrice noir più celebre del piccolo schermo, compie 90 anni il 16 marzo.
    In trent'anni - è del 1994 la prima edizione del programma di approfondimento di Rai3 sui più controversi fatti di cronaca nera, l'ultima del 2020 - Leosini è diventata un fenomeno di culto televisivo e mediatico che coinvolge giovani e adulti, target colto e pubblico generalista, plotoni di fan - celebrati nel 2019 anche dalla Treccani con il neologismo 'leosiner' entrato nel vocabolario - che trasformano i suoi faccia a faccia con gli intervistati e le sue acrobazie dialettiche in meme e gif puntualmente in testa ai trend sui social. Dalla Uno Bianca alle Bestie di Satana, dal massacro del Circeo all'omicidio di Pasolini fino ad Avetrana, Leosini ha ripercorso la storia recente d'Italia attraverso i delitti, incontrando i responsabili spesso in carcere: al suo cospetto sono sfilati, tra gli altri, Patrizia Reggiani, Angelo Izzo, Gigliola Guerinoni, Marco Mariolini, Fabio Savi, Pino Pelosi, Rudy Guede, Luca Varani, Cosima Serrano e Sabrina Misseri.
    Nella sua carriera Leosini ha declinato tanti inviti ("è una scelta di rigore per il tipo di lavoro che faccio"), ma ha detto sì a Riccardo Milani, comparendo nel ruolo di se stessa nei film Come un gatto in tangenziale e Ritorno a Coccia di Morto. E ha detto sì a Claudio Baglioni, che l'ha voluta sul palco dell'Ariston a Sanremo 2018: quella 'maglietta fina' di Questo piccolo grande amore trasformata in 'storia maledetta' ha rafforzato l'affetto straordinario del pubblico per la signora del noir. (ANSA).
   

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