L'ombra di una maledizione sembra allungarsi sui Windsor dopo i 70 anni di regno di Elisabetta II, morta l'8 settembre del 2022 a 96 anni, per la serie di problemi di salute e i dissidi familiari che hanno riguardato i membri più in vista della dinastia nell'arco di soli 18 mesi. Ancor di più se si considerano i livelli di longevità e di relativa buona salute da tempo attribuiti ai reali britannici, noti fra l'altro per il loro stile di vita non certo incline agli eccessi.
Ma tutto è cambiato quando a gennaio sono arrivate una dopo l'altra le prime notizie che hanno iniziato ad allarmare i sudditi. Il 16 del mese Kate, la 42enne principessa di Galles, è stata sottoposta in un ospedale d'elite londinese, la London Clinic, a una delicata operazione all'addome seguita a un ricovero di 13 notti e a una lunga convalescenza di cui non si sono conosciuti i dettagli sino al 22 marzo con la rivelazione del cancro da parte della stessa moglie dell'erede al trono William.
Il 26 gennaio nella stessa clinica privata anche re Carlo è finito sotto i ferri, per un procedura alla prostata di tipo benigno, ma poco dopo è arrivata la notizia della diagnosi di un tumore di natura imprecisata per il sovrano.
L'annuncio di Buckingham Palace si è abbattuto sul Regno come una saetta, considerando che lo stesso male 72 anni fa si porto' via prematuramente il nonno Giorgio VI, sovrano della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, aprendo le porte ai sette decenni del lungo regno di sua madre, Elisabetta II. La notizia inoltre ha posto pesanti interrogativi sul destino di un monarca 75enne, salito al trono dopo un'interminabile attesa, nonche' incognite sulla stabilita' del Paese e della dinastia, nonostante Carlo abbia mostrato sin da subito la capacità di affrontare la malattia continuando i suoi impegni istituzionali, incluse le udienze settimanali col primo ministro, ma rinunciando agli appuntamenti ufficiali in pubblico.
In questa situazione la regina Camilla ha avuto un ruolo cruciale non solo nello stare al fianco del marito Carlo ma nel rappresentare la monarchia mentre gli altri membri della dinastia ne erano impossibilitati, incluso il principe William, per un certo periodo, impegnato a stare al fianco di Kate. I problemi di salute hanno colpito anche Sarah Ferguson, l'ex moglie del principe Andrea caduto in disgrazia, alle prese con la recidiva d'un tumore. Mentre il mese scorso la corte ha dovuto comunicare un'altra brutta notizia, la morte a soli 45 anni di Thomas Kingston, imparentato con i Windsor per via del matrimonio con la secondogenita dei duchi di Kent, cugini della defunta regina Elisabetta, lady Gabriella Kingston, 56esima nella linea di successione al trono. Morte che appare avvenuta per suicidio secondo le prime indicazioni del coroner riguardanti il rinvenimento di "una ferita traumatica alla testa" e d'una pistola accanto al corpo di Kingston.
Tutto questo si è consumato mentre rimane irrisolto il trauma della rottura dei Windsor - che risale a quando Elisabetta ancora regnava - col principe 'ribelle' Harry e il successivo trasferimento negli Usa con la moglie Meghan del secondogenito di re Carlo. Rottura che si è inasprita con l'uscita dell'autobiografia 'Spare' e le 'rivelazioni' contenute nel libro. A febbraio c'è stato tuttavia un accenno di riconciliazione, dopo i conflitti del passato, sancita dall'incontro tra Harry, tornato in una visita lampo di 24 ore a Londra, e il padre Carlo, dopo che gli era stato diagnosticato il tumore. Ma restano conflittuali i rapporti col fratello William e sino ad ora non ci sono stati riavvicinamenti nonostante i tanti problemi della famiglia.
(ANSA).
Dalla morte di Elisabetta II solo sciagure per i Windsor
Kate e Carlo affrontano il cancro, con Harry rapporti difficili