(ANSA) - TORINO, 11 MAG - Tutti in coda per Zerocalcare,
accolto da una standing ovation all'Auditorium del Lingotto al
Salone di Torino dove presenta il suo ultimo libro "Quando muori
resta a me" (edito da Bao Publishing), il fumetto in cui, per la
prima volta, affronta il rapporto con il padre, in un viaggio
materiale e interiore nelle domande senza risposta
dell'infanzia.
"I libri che ho scritto non mi hanno curato.
Non mi sono sentito risolto, anzi a un certo punto si confondono
i piani del ricordo e degli episodi che si raccontano. Ho sempre
paura che i miei ricordi veri vengano sostituti da quelli del
fumetto. Non succede mai che un fumetto mi faccia fare pace con
il mio passato, apre altre cose su cui tormentarmi", ha spiegato
lo scrittore.
"L'ossessione di mio padre è che gli compri una macchina
d'epoca perché mi chiede altrimenti cosa ci faccia con i soldi
di Netflix. Ma io mi chiedo invece che cosa lui ci debba fare
con un'auto di epoca", ha detto Zerocalcare. "Il giudizio di mia
mamma su questo libro? Ha detto che le prime pagine le erano
piaciute, ma poi non si capiva niente. Sfruttando gli insulti a
lei ho trovato qualcosa per mantenermi. Credo comunque di averla
educata a non interagire con nessuno sulla roba mia. Si è messa
su X e per la prima volta ha accesso agli insulti a me. Non
risponde, ma si accalora e mi chiede perché io non risponda", ha
raccontato Zerocalcare. "I miei genitori hanno il Daspo a
qualunque mio evento, non possono avvicinarsi al quartiere dove
presento un libro".
Il padre è "uno che non parla" e una riflessione sul valore
del silenzio è inevitabile. "Io ho tanto bisogno di silenzio. Il
tempo che riesco a passare con le persone - spiega - è limitato,
ho bisogno di un timer. Per me è molto faticoso trascorrere del
tempo con gli altri, mi agito perché penso di dover riempire io
i silenzi. Da solo ricarico le batterie, mi rilasso. Da una
parte mi fa paura quando sto con gli altri, dall'altra è l'unica
cosa che mi fa rigenerare". (ANSA).
Lunga coda e standing ovation per Zerocalcare al Salone
Da libri nessun aiuto a risolvere il mio rapporto con il passato