È una delle donne più famose di tutti i tempi. Protagonista nell'immaginario - e in uno stuolo di film e serie tv - di una vita da fiaba tra carrozze dorate, gioielli, balli a corte.
"Interpretare un'imperatrice dell'800 può sembrare patinato, fiabesco - dice l'attrice all'ANSA - Ma quella è l'immagine che ci propinano e che di fatto si trasforma in un cabaret tragico".
La Sissi oggi in scena - con i costumi di Paola Marchesin - è quella dei suoi diari: carismatica, ribelle, anticonformista, perennemente in lotta con se stessa e con la realtà che la circonda, imperatrice antimperialista, vicina alle masse operaie, alle minoranze etniche e contraria a ogni forma di sopraffazione e guerra. "A renderla così contemporanea ed epicamente shakespeariana è la capacità di utilizzare consapevolmente il privilegio come strumento di denuncia", aggiuge Vincenti, che nello spettacolo è affiancata da un cast che rispecchia la multietnicità dell'Impero asburgico, con Milutin Dapcevic, Ira Nohemi Fronten (nei panni dell'attrice che Elisabetta assoldò per vivere una vita sessuale con suo marito), Claudia A. Marsicano e Miana Merisi. (ANSA).
Federica Luna Vincenti, vi racconto a teatro la vera Sissi
Imperatrice inquieta e vicina agli ultimi nella piéce di Cavosi